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Poliziotto morto a Napoli, colleghi a sirene spiegate, lo strazio della moglie e il bimbo: "Dove sta papà"?
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Volanti della polizia a sirene spiegate sotto la casa di Pasquale Apicella, il poliziotto morto nello scontro con l'auto dei rapinatori a Napoli, lo strazio della moglie e il bimbo di sei anni chiede: "dove sta babbo?". E' un video "pesante" quello dell'omaggio dei colleghi dell'agente Pasquale Apicella che racconta tutto lo strazio per la morte assurda di un polizotto che aveva solo 37 anni, e il 10 gennaio era diventato padre per la seconda volta di una bambina. Si sente il pianto della neonata in casa, mentre la giovane vedova alla finestra può finalmente urlare al mondo la sua disperazione coperta dal suono delle sirene in strada ... Il premier Giuseppe Conteha raggiunto telefonicamente i famigliari di Pasquale Apicella, che ha perso la vita due giorni fa a Napoli nel violentissimo impatto tra la sua volante e l’Audi A4 sulla quale viaggiavano quattro giovani che avevano tentato di scassinare un bancomat. Il presidente del Consiglio ha manifestato ai famigliari della vittima la vicinanza sua personale e dello Stato. Il Capo della Polizia Franco Gabrielli si è recato a Marano, in provincia di Napoli, per far visita alla famiglia di Pasquale Apicella. Gabrielli ha incontrato la vedova dell’agente e potrebbe far visita successivamente al Commissariato di Secondigliano, presso il quale Apicella era in servizio. Non si sa ancora quando si terranno i funerali, che non potranno essere pubblici, per l'emergenza Coronavirus, al momento non è stata eseguita neanche l'autopsia. E si allunga la lista delle denunce contro il post-choc "Ogni tanto una gioia" contro l'agente morto in servizio. Il segretario provinciale generale aggiunto di Consap Roma Gianluca "Drago" Salvatori, tramite lo studio legale De Iure, guidato dall'avvocato Vittorio Palamenghi, del foro di Roma, ha presentato una denuncia-querela contro l'autore del post "per grave diffamazione a mezzo internet e vilipendio alle istituzioni nei confronti degli appartenenti alla polizia di Stato in base agli art. 595 c.p. e art.290 c.p." Il presidente di Italia Celere Andrea Cecchini, che ieri mattina si è recato presso il compartimento Polizia Postale Lazio chiedendo e ottenendo di oscurare il profilo Fb su cui è comparso il post-choc, si augura che "questo video faccia versare una lacrima all'autore del vergognoso post, sarebbe il più grande ravvedimento - ha detto Cecchini - perché la rieducazione passa per il vero pentimento del cuore".