l'allarme dei pediatri
Coronavirus e malattia di Kawasaki? Boom di casi tra i bambini
Un campanello d'allarme suona anche per i bambini: coronavirus e malattia di Kawasaki? I pediatri sono in allerta perché in Lombardia, a Bergamo, in un mese i casi osservati sono pari a quelli degli ultimi tre anni e i sintomi, più gravi, richiedono addirittura la terapia intensiva. In realtà le segnalazioni del nuovo fenomeno arrivano da tutta Europa. "All'ospedale di Bergamo Giovanni XXIII sono 13 i casi registrati nell'ultimo mese, dai neonati ai 16enni - riporta il reumatologo e pediatria del nosocomio Lucio Verdoni a Il Fatto Quotidiano - Mentre finora ce n'erano stati al massimo quattro all'anno". "Solo 2 dei 13 bambini sono risultati positivi al tampone, mentre 11 lo erano al test sierologico" spiega il medico temendo la probabile correlazione con il coronavirus. "Pensiamo che sia una manifestazione dei bambini che hanno contratto il virus in modo asintomatico, per sviluppare poi questa infiammazione a distanza di tempo - aggiunge Verdoni - Non abbiamo assoluta certezza che sia una patologia causata dal Covid-19, ma certo è che un aumento così significativo di casi in un solo mese, a partire dal 21 marzo e in concomitanza della pandemia, rappresenta un dato molto significativo". Il sospetto dunque è probabile effetto "collaterale" del coronavirus. Anche nel Regno Unito i funzionari dell'Nhs, il sistema sanitario nazionale, hanno informato i medici di base di Londra del fatto che "nelle ultime tre settimane - riporta Il Guardian - si è registrato un aumento apparente di casi di infiammazione sistemica che ha necessitato il ricovero in terapia intensiva nei bambini di tutte le età, a Londra e in altre regioni del Regno Unito". I casi hanno in comune una sovrapposizione di sintomi della sindrome da choc tossicologico e della malattia di Kawasaki atipica, con parametri ematologici consistenti con un quadro clinico severo da Covid. "Il Fatto Quotidiano" adesso svela che lo stesso fenomeno si sta registrando anche in Italia dove i bambini probabilmente in seguito ad aver contratto il coronavirus sviluppano una infiammazione dei vasi sanguigni. Nei casi più gravi a Bergamo hanno sviluppano un'infiammazione severa del miocardio e sono entrati in terapia intensiva. La patologia è simile alla cosiddetta malattia di Kawasaki, una vasculite sistemica febbrile rara che colpisce i bambini per lo più fino ai 5 anni e con una media di 8 casi su 100mila. Per approfondire leggi anche: Bambini a rischio? La virologa avverte: dovremo prepararci