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Elisa, la prima italiana a testare il vaccino: "Sto bene"

Elisa Granato

Massimiliano Gobbi
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Si chiama Elisa Granato, ha 32 anni ed è la prima cittadina di origine italiana ad avere provato gli effetti del vaccino sperimentale prodotto dallo Jenner Institute dell'università di Oxford e dalla Irbm di Pomezia.  Ricercatrice di zoologia e microbiologia dell'università di Oxford, è cresciuta in Germania  dove ha conseguito la laurea in Scienze biologiche all'Università di Monaco. Nel weekend appena passato è stata la seconda a sottoporsi alla prima fase di sperimentazione umana del vaccino messo a punto in Inghilterra, la sua prima iniezione è stata trasmessa in diretta tv dalla Bbc.  "Sono una scienziata e volevo dare il mio sostegno a un progetto scientifico. Personalmente nutro un certo grado di fiducia su questo vaccino", ha dichiarato alla Bbc. Investita da una grande popolarità, tramite il suo profilo twitter, ha deciso di informare la comunità mondiale sul suo stato di salute e sull'evoluzione del trial. "Finora sto benissimo, l'intero team sta facendo un lavoro eccellente monitorando e sostenendo tutti i partecipanti", ha scritto. "Il vaccino non contiene proprio il Covid-19 - ha aggiunto -  c'è solo una piccola parte inserito in un virus differente e non nocivo. In questo modo si evita che possa propagarsi, ma può potenzialmente attivare il sistema immunitario e proteggerci così dal Covid-19", ha poi spiegato. "Non verrò infettata di proposito col Covid-19, lo studio punta alla produzione di anticorpi, al di là degli eventuali effetti collaterali , e alla copertura immunitaria nel mondo reale nei prossimi mesi", ha concluso. Nel ringraziare i suoi follower e i tanti messaggi ricevuti,non potendo rispondere a tutti ha pubblicato alcune FAQ sullo studio.  "Volevo ringraziare tutti per i messaggi positivi che sto ricevendo - ha scritto Granato in inglese -. Non posso rispondere a tutti, ma voglio assicurare che li ho molto apprezzati. Sto ricevendo tonnellate di domande riguardo alla sperimentazione".  Interrogativi e curiosità sulla sua esperienza, sul tipo di vaccino usato e soprattutto sulla sua salute. Da poche poche ore però, la dottoressa Granato è stata costretta a smentire la fake news relativa ad un suo decesso, invitando il suo pubblico a non condividere un articolo che, nelle ultime ore, ha avuto ampia diffusione sui social media. "Non c'è nulla come la sveglia con un articolo finto sulla propria morte. Io sto bene, non condividete l'articolo in questione. Non bisogna dargli attenzione. Piuttosto, condividete un gattino". Diventata improvvisamente personaggio pubblico, la ricercatrice per difendere la sua privacy ha reso il suo profilo privato: "Renderò il mio account privato per un po'. Le persone che seguo possono ancora scrivermi".  

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