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L'app Immuni nel mirino del Copasir: vogliamo vederci chiaro

Il presidente del comitato, il leghista Volpi: potremmo chiamare Arcuri in audizione

Davide Di Santo
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L'app Immuni finisce sotto la lente del Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. A mettere nel mirino la piattaforma realizzata dalla società tecnologica Bending Spoons, scelta dal governo per tracciare gli spostamenti degli italiani e prevedere nuovi focolai di coronavirus, è il presidente del Copasir Raffaele Volpi. Il leghista non esclude un'audizione di Domenico Arcuri, amministratore delegato di Invitalia e commissario straordinario per il potenziamento delle infrastrutture ospedaliere, per chiarire gli aspetti più controversi tra cui l'utilizzo dei dati degli utenti e le modalità di assegnazione.  Per approfondire leggi anche: Per riaprire tutti i nostri dati al governo. Io dico no Il Comitato per la sicurezza della Repubblica intende approfondire la questione dell'app Immuni "sia per gli aspetti di architettura societaria sia per quanto riguarda le forme scelte dal commissario Arcuri per l'affidamento e la conseguente gestione dell'applicazione non escludendo l'audizione dello stesso Arcuri ritenendo che si tratti di materia afferente alla sicurezza nazionale", fa sapere Volpi.  L'app Immuni per il tracciamento degli utenti è stata proposta gratuitamente al governo italiano dalla Bending Spoons, società che ha all'attivo numerose applicazioni di successo nel campo del fitness e del turismo. Tra i soci di minoranza dell'azienda anche la holding dei figli minori di Silvio Berlusconi nati dal matrimonio con Veronica Lario. 

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