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Blitz della Finanza al Pio Albergo Trivulzio. Cartelle cliniche sequestrate

Carlo Antini
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Blitz degli uomini della Guardia di Finanza di Milano al Pio Albergo Trivulzio, la storica residenza per anziani, per acquisire documenti, cartelle cliniche dei pazienti deceduti per via del Covid-19 e materiale informatico. L'operazione, avvenuta nelle prime ore della mattinata, rientra nell'ambito di un'inchiesta per omicidio colposo ed epidemia colposa coordinata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano che vede indagato il direttore generale dell'istituto Giuseppe Calicchio. All'interno della "Baggina", questo il nome con cui i milanesi chiamano la residenza per anziani, sono morti un centinaio di pazienti tra la fine di febbraio e il mese di marzo, di cui 38 per Covid.  Per approfondire leggi anche: Bomba case di riposo anche nel Lazio Al centro dell'inchiesta della Procura di Milano, i protocolli e le procedure tenute all'interno della struttura e l'utilizzo di guanti e mascherine da parte del personale sanitario. Anche Regione Lombardia e il Comune di Milano, da cui la struttura dipende, hanno nominato una commissione di esperti per verificare se ci siano state irregolarità all'interno della struttura. Tra le ipotesi di reato c'è anche la responsabilità amministrativa degli enti. Le acquisizioni degli uomini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano all'interno del Pio Albergo Trivulzio sono iniziate questa mattina e potrebbero proseguire per diversi giorni. Alcuni dipendenti della "Baggina" nei giorni scorsi avevano dichiarato di aver ricevuto indicazioni esplicite di non indossare la mascherina per non spaventare gli ospiti. Tesi confutata da una novantina di medici della casa di riposo, che hanno fatto sapere con una lettera di aver sempre indossato le mascherine a partire dal 23 febbraio.

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