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Roberto Burioni da Fazio: testare il vaccino su volontari per averlo in pochi mesi

Il ricercatore italiano Andrea Gambotto spiega il funzionamento del vaccino-cerotto contro la proteina Spike

Davide Di Santo
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Una delle speranze contro il coronavirus è il vaccino, che si somministra attraverso un cerotto, che stanno testando a Pittsburgh. Il progetto è guidato dal ricercatore italiano Andrea Gambotto, ospite ieri sera di Fabio Fazio a Che tempo che fa su Rai2. "I risultati del test sugli animali iniziati da due settimane sono molto promettenti perché sono simili a quelli avuti in altri test su diversi coronavirus", ha detto Gambotto rispondendo alle domande del virologo Roberto Burioni. "La risposta immunitaria al vaccina ci fa essere ottimisti - continua lo scienziato italiano trapiantato negli Usa - in un momento di non emergenza prima di passare ai test sull'uomo avremmo considerato numerosi altri test, in questi caso dobbiamo sicuramente accelerare".  Diversi i vaccini su cui si sta lavorando nel mondo. "Tutti cercano di indurre un'immunità contro la proteina Spike, grazie a un nostro studio" risalente ai tempi dell'epidemia di Sars, rivendica Gambotto. "Il vaccino cerotto si basa sulla proteina 'spike'. Noi abbiamo conosciuto l'esistenza e la sequenza genetica di questa proteina il 10 gennaio. La scienza sta andando ad una velocità che non ha mai conosciuto prima."@RobertoBurioni sul vaccino-cerotto con Andrea Gambotto #CTCF pic.twitter.com/woQWAyP9Na— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) April 12, 2020 Ma i tempi? Burioni spiega che la sperimentazione su pazienti volontari potrebbe accelerare notevolmente la disponibilità del vaccino: da un anno, questa è l'ipotesi, a pochi mesi. "Si tratta di dare il vaccino a soggetti sani e inoculare loro il virus. "Ma per farlo questo deve essere accettato eticamente", dice il virologo. Gambotto spiega che non servirebbe neanche infettare i soggetti sani se il vaccino venisse sperimentato in aree in cui il Covid-19 è presente. Il ricercatore auspica inoltre che ci si attivi per rimuovere ostacoli burocratici alla sperimentazione. 

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