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Fiorello contro Matteo Salvini. Sulle chiese aperte a Pasqua scoppia la guerra

Carlo Antini
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Fiorello e Salvini, polemica sulle chiese aperte a Pasqua. «Secondo me potrebbe essere un errore. Non è che uno voglia negare il diritto di culto, ma non credo che Dio, nostro Signore, accetti le preghiere solo da chi esce di casa e va in chiesa, perché se io sono credente e voglio pregare, secondo voi, Dio dice che "e no, se preghi a casa tua la tua preghiera non mi piace, devi pregare in chiesa?' Ma quando? Se io a casa ho un crocifisso e mi metto così, anche qui in cucina, e prego, ma non è la stessa cosa?».Così Rosario Fiorello, in una diretta Twitter, si è espresso sulla questione sollevata dal leader della Lega Matteo Salvini di aprire le chiese a Pasqua.  Per approfondire leggi anche: Il meglio di Viva Raiplay! «Voglio dire, i musulmani ad esempio, se non possono andare in Moschea pregano in qualsiasi posto - ha detto ancora lo showman - Si inginocchiano, mettono il tappetino per terra, si rivolgono verso la Mecca e pregano. Se sono credente, un fedele, Dio non ti viene a dire che devi venire in chiesa, puoi pregare in bagno, in cucina, in salotto, da qualsiasi parte, non c'è bisogno che ti metta elegante e vada in chiesa perché è Pasqua. Ci sono già tanti vescovi e preti contagiati, ma stiamo scherzando? E non c'entrano i supermercati, i tabaccai aperti - conclude - in Chiesa che fai, entri uno alla volta?».

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