sos quattro zampe
Emergenza coronavirus: volontari Leidaa in campo per gli animali orfani
Animali rimasti "orfani" dei loro amici umani, persone sole o intere famiglie in isolamento che non possono accudire il proprio cane: dove il coronavirus ha colpito, entrano in azione anche i volontari animalisti coordinati dalla Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’ambiente, l’associazione fondata e presieduta dall’on. Michela Vittoria Brambilla, che sabato scorso ha lanciato il servizio "LEIDAA per emergenza Covid-19". In una settimana sono state oltre un migliaio le telefonate ricevute al numero 02.94351244 (da chiamare solo dopo aver letto attentamente le risposte alle “domande frequenti” sul sito www.leidaa.info e sui social collegati). “Tutte le persone che hanno chiamato – precisa l'on. Brambilla – hanno ricevuto assistenza immediata, per favorire la rapida soluzione del problema. Alle famiglie basta l’angoscia per il virus: i volontari ce la mettono tutta per togliere loro la preoccupazione per i piccoli amici che risentono della situazione”. Per donazioni: IT61 D030 6909 6061 0000 0068 523 Banca Intesa. Da Nord a Sud la sofferenza e, a volte, il dramma delle famiglie coinvolge anche gli animali, che delle famiglie sono membri a tutti gli effetti. Molti i casi in Lombardia, la Regione più colpita. A Cassina Rizzardi (Como) una famiglia in isolamento a causa di un tampone positivo ha chiesto aiuto per Britney una simpatica meticcetta di 13 anni che ha urgente bisogno di uscire di casa. Se n’è occupata, Grazia Ribaudo, presidente della LEIDAA di Como, che ha subito messo in moto i suoi. I volontari, due volte al giorno, prelevano l'animale dalla corte interna della casa in cui vive al famiglia isolata, evitando accuratamente ogni contatto con le persone e con la protezione di guanti e mascherine in modo da ridurre a zero la possibilità di contagio. Sempre nel Comasco, a Cermenate, il lutto ha colpito una coppia separata. La moglie è morta, lasciando il figlio convivente, un cane e tre gatti. Il marito non poteva tenere i felini, che sono stati ricollocati da LEIDAA. A Paderno Dugnano (Milano), un’infermiera contagiata e costretta in quarantena non può gestire i suoi due cani, Agata e Lucky. L’intervento dei volontari LEIDAA ha risolto il problema. Altro caso quello di una coppia che convive con un pastore tedesco: lui è positivo, lei è in quarantena, il figlio abita a quaranta chilometri di distanza e non può accudire l’animale. Intervengono i volontari. Particolarmente triste la storia che proviene da Bosisio Parini( Lecco). Una signora ha chiesto aiuto per il cane beagle di un vicino di casa, morto di coronavirus: i due figli della vittima non se ne possono occupare, anche perché uno dei due ha contratto il Covid-19 ed è in precarie condizioni di salute. La vicina si è offerta di tenere il cane per qualche giorno, data la situazione di emergenza, ma occorre una sistemazione definitiva. La LEIDAA ha preso in carico l’animale e poi cercherà una sistemazione definitiva. Molti interventi riguardano la zona “rossissima” della Bergamasca, dove la LEIDAA è impegnatissima. Una signora residente a Nembro deve recarsi ogni giorno a nutrire un cane di Redona, rimasto “orfano” a gennaio del suo proprietario. “Abbiamo subito provveduto – spiega Bruno Boffelli di LEIDAA Bergamo – a contattare il veterinario, che ha certificato un'importante patologia del cane, e le forze dell'ordine, spiegando la situazione di assoluta necessità e ottenendo l'autorizzazione”. SOS anche per una cavalla di 25 anni, salvata dal macello e tenuta dalla proprietaria in un maneggio di Valbrembo (Bergamo): il cibo non è un problema, occorre però che qualcuno la faccia sgambare. Altrimenti rischia l’abbattimento per una patologia alle zampe anteriori. Tutto questo senza contare le telefonate con richieste di informazioni e i problemi di spostamento risolti con l’auto di LEIDAA. “Vado particolarmente fiera – sottooinea l’on. Brambilla - dell'impegno profuso dai nostri volontari che a tutte le ore rispondono alle persone in difficoltà: donne e uomini che amano i loro compagni di vita a quattro zampe e non possono pensare di non poter provvedere al meglio alle loro esigenze. Come associazione animalista nazionale faremo tutto il possibile perché i nostri amici animali non debbano pagare alla sofferenza un ingiusto tributo”.