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Avigan, il farmacista del video fa dietrofront: "Io messo sul patibolo"

Giappone, il medicinale non è più in commercio per i gravi effetti collaterali

Davide Di Santo
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Farmaco miracoloso o bufala? Il caso Avigan spacca l'opinione pubblica da quando il farmacista romano Cristiano Aresu, 41 anni, ha pubblicato un video dal Giappone in cui sosteneva che il farmaco antivirale aveva contribuito in modo decisivo a sconfiggere o quasi il coronavirus nel paese asiatico. Aresu in un messaggio inviato al giornalista di Sky Tg24 Pio D'Emilia, diffuso dallo stesso cronista, sembra prendere in qualche modo le distanze da quanto sostenuto nel video pubblicato sui social.  "È una brutta situazione, sono tempestato da gente che stupidamente mi mette sul trono, altri sul patibolo. In entrambi i casi non è giusto", dice il farmacista nel messaggio inviato a D'Emilia per annullare un'intervista precedentemente concordata.  Leggi anche: Locatelli e Burioni smontano l'Avigan. Si decide sulla sperimentazione Secondo quanto riporta Sky Tg24 l'Avigan è stato messo in commercio in Giappone nel 2012 ma in seguito è stato tolto dalla vendita a causa dei gravi effetti collaterali come malformazioni nei feti e crisi depressive che avrebbero portato anche a suicidi. Il farmaco è utilizzato in Giappone e in Cina solo in alcuni casi e in ospedale. Dopo il via libera dell'Oms l'Aifa ha deciso di partire con la sperimentazione dell'Avigan per il trattamento del Covid-19 nei pazienti italiani.

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