pseudoscienza in tribunale
Adriano Panzironi, processo al guru delle diete
Dispensatore di saggezze o spacciatore di luoghi comuni? Medico o stregone? Geniale o furbastro? Adriano Panzironi, promotore del regime alimentare «Life 120» che promette di campare oltre ogni ragionevole statistica, è come Sai Baba: dispone cioé di adoratori e feroci oppositori. Proprio ieri mattina, è iniziato al tribunale di Roma il processo che lo vede in veste di imputato: il giornalista pubblicista è accusato di esercizio abusivo della professione medica per aver promosso, con trasmissioni televisive e libri, una dieta, la «Life 120», che esclude carboidrati e che promette di allungare la vita fino a 120 anni. Al giudice monocratico Adele Pompei sono state presentate sette richieste di costituzione di parte civile tra cui quelle degli ordini professionali di Roma, Napoli, Milano, associazioni di giornalisti e l’associazione Assopanificatori. Il processo è stato aggiornato al 31 marzo per permettere alla difesa di poter controbattere sulla legittimità di tali costituzioni. Ad assistere alla prima udienza c’erano circa trenta sostenitori di Panzironi, i «panzironies». «Sono fiero di fare questo processo - ha detto l’accusato, con la sua capigliatura evocante la saggina, all’uscita del tribunale - perché in questa sede dimostreremo gli errori della medicina dogmatica chiamando a testimoniare 2.500 persone che godono di ottima salute grazie allo stile di vita che propongo». Adriano Panzironi ha creato, col gemello Roberto, un impero rappresentato da società che si fondono come mattoncini Lego fino a dare vita ad un impero commerciale, che genera numerosi rivoli editoriali (o viceversa). Il boss di «Life 120» possiede il 50% delle quote dell'azienda «Life 120 Srl» insieme al fratello. Nel 2017 Panzironi ha fatturato oltre 2,7 milioni di euro dall'azienda «Life 120» e oltre 5 milioni da «Welcome Time Elevator Srl» di cui è amministratore. I fratelli gestiscono peraltro l’emittente «Life 120 channel» in onda 24 ore su 24 sul digitale terrestre dal primo dicembre 2017 sul canale 61 nel multiplex Rete A 2 ed è presente anche dal 14 maggio 2019 sul satellite Hot Bird. Il canale vede protagonista Panzironi praticamente in tutti i momenti della rete e in particolare nella trasmissione «Il Cerca Salute», in cui vengono proposti precisi argomenti di dibattito medico, in cui il conduttore Benedetto Dionisi rivolge domande preparate a Panzironi, il quale prontamente risponde esponendo i propri consigli medici e dietologi. La sua ricetta per la longevità prevede l’esclusione dei carboidrati dalla dieta, a favore di grassi e proteine, oltre a verdure e poca frutta. Suggerisce l’utilizzo di spezie ed integratori vitaminici, che vende al prezzo di 30-40 euro a confezione. I nemici: «Solo business e cose risapute. Chi segue la dieta Life 120 spende 3.000 euro l’anno». Gli ammiratori: «Panzironi è un genio perché, pur non essendo un medico, ha intuito attraverso buon senso e capacità naturali, quali siano i veicoli che possono condurci alla morte e quali invece, risultano salvifici». I miracolati abbondano: la toscana Sandra C. 63 anni, ha giurato per esempio di essere guarita dagli acciacchi grazie a «Life 120». Il libro scritto da Panzironi, «Vivere fino a 120 anni», è stato il secondo titolo più richiesto su Amazon. Panzironi, nato a Roma 38 anni fa, efebico, una pur vaga somiglianza con il cantautore Battiato, non sembra volersi arrestare davanti alle critiche di chi lo accusa di rivolgersi ad un pubblico che non possiede competenze mediche. Dopo aver realizzato la Nutella «salutare», meglio nota come «Nocciolife Cream» (è una crema spalmabile realizzata artigianalmente senza caseina e priva di carboidrati insulinici) che viene venduta a 7,90 euro sul sito «negozio.Life120.it», il guru della dieta capace -dice lui- di combattere efficacemente anche Alzheimer e morbo di Crohn, ha recentemente detto la sua sul coronavirus. Intervistato da Massimo Giletti nel programma «Non è l’arena», il giornalista ha indicato la sua ricetta contro il micidiale covid-19. Ha spiegato che lo Stato dovrebbe fornire gratuitamente alla popolazione integratori di vitamina C e D e che -oltre agli anziani- rischiano di ammalarsi quelli che sono stati sottoposti ad interventi chirurgici negli ultimi anni o che hanno tolto di recente adenoidi e tonsille. La comunità medica è insorta, spiegando che il coronavirus si prende pure se tutte le mattine ingoi una minestrone di vitamine. Già multato (426.000 euro) per le televendite di integratori, Panzironi viene processato ora per «l’esercizio abusivo della professione medica». Un nodo da sciogliere non così facile come sembra ad una prima lettura della biografia professionale dell’imputato. Un interrogativo al quale lui, per primo, vuole rispondere ancora una volta. Saranno fischi e applausi, c’è da giurarci.