Coronavirus, primo caso di contagio in Alto Adige
Il giovane ricoverato a Bolzano non presenta sintomi
È risultato positivo al secondo test di screening il giovane, probabile primo caso di infezione da coronavirus in Alto Adige. Il tampone è stato inviato all'Istituto superiore di sanità per la conferma. Ad annunciare l'accaduto sono stati il presidente della Provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, l'assessore alla Salute, Thomas Widmann, e il direttore generale dell'Azienda sanitaria, Florian Zerzer. Il giovane, come ha sottolineato Greta Spoladore del Reparto malattie infettive dell'Ospedale di Bolzano dove lo stesso è ricoverato, «attualmente risulta asintomatico». Elisabetta Pagani del Laboratorio di microbiologia e virologia ha aggiunto che «da ciò si evince come la carica virale sia bassa. Questo è di buon auspicio anche per l'infettività, anche se i prossimi giorni e le prossime ore saranno decisive». L'uomo, nei giorni scorsi, ha informato spontaneamente il 112 dopo essere stato contattato dai Servizi di igiene della zona nella quale si era recato (Castiglione d'Adda). Dopo che il primo test aveva dato esito negativo, il secondo ha dato esito positivo. Attualmente, fa sapere la Provincia autonoma di Bolzano, le forze dell'ordine, con una staffetta, stanno trasportando il campione a Roma dove, entro le prossime 48 ore, l'Istituto superiore di sanità effettuerà l'ultima definitiva verifica. «A seguito dell'esito positivo del secondo test - ha spiegato il direttore sanitario Pierpaolo Bertoli - sono state già avviate le indagini epidemiologiche per risalire alle persone che sono state in contatto con lui ed effettuare i necessari controlli. Coloro che saranno classificati come contatti stretti, se la positività verrà confermata, saranno sottoposte a misure di isolamento e sorveglianza epidemiologica». Ad oggi era di 229 il conto dei casi di contagio accertati in Italia, con sette persone che hanno perso la vita, ma tutte colpite da altre gravi patologie.