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Coronavirus, il sindaco di Milano Sala chiude le scuole dopo la figuraccia sui social

Il sindaco di Milano Beppe Sala chiude le scuole per una settimana ma solo ieri sui social si scandalizzava di fronte alle richieste dei cittadini

Silvia Sfregola
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Da domani, lunedì 24 febbraio, scuole chiuse per una settimana a Milano. In Lombardia i casi di Coronavirus aumentano di ora in ora e il sindaco di Milano Beppe Sala firma l'ordinanza per chiudere le scuole e limitare le possibilità di contagio, sospendendo anche tutte le manifestazioni pubbliche e quelle sportive. "Scelta prudenziale" dichiara adesso ma sull'ordinanza firmata del primo cittadino di Milano esplode subito la polemica. "Ad oggi vediamo di farlo per una settimana e ritengo che sarà sufficiente" spiega il sindaco che però, solo ieri, si scandalizzava sui social perché i cittadini gli chiedevano di chiudere appunto le scuole. "Alcuni cittadini mi chiedono di chiudere gli uffici pubblici, altri le scuole. E allora perché non gli stadi? O le aziende? O i negozi? Che differenza c'è?" sentenziava Sala su Facebook. Stamane invece il primo cittadino ha fatto dietrofront modificando anche il post pubblicato solo ieri e firmando l'ordinanza di chiusura per una settimana.  "Chiederò al Presidente della Regione Fontana di estendere anche ai comuni dell'area metropolitana la decisione" ha fatto sapere Sala al termine del vertice in prefettura. E poi ha spiegato: "Continueremo a tenere aperti tutti i servizi, compresi i nostri uffici. Ma se possiamo rinviare qualcosa, ad esempio un concorso in settimana con migliaia di persone, rimandiamo: non succede nulla. Sui servizi basici non cambia niente, ma poniamo un po' più di attenzione laddove si può ridurre un po' il rischio. Dopodiché si naviga a vista e domani mattina alle 10 ci rivediamo, rimanendo in contatto con le autorità nazionali".

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