Coronavirus, italiani atterrati a Pratica di Mare. La Cina: abbiamo finito tute e mascherine
Il virus ha fatto finora 362 morti, più della Sars nel 2002
Il Boeing KC 767 dell'aeronautica militare con a bordo i 56 italiani rimpatriati da Wuhan, è atterrato nell'aeroporto militare di Pratica di Mare. I rimpatriati saranno trasferiti nella cittadella della Cecchignola per una quarantena di 14 giorni. Un italiano, un ragazzo di venti anni di età, è rimasto a terra in Cina perché aveva la febbre: secondo i protocolli dovrà essere curato sul posto. Intanto sale a 362 il numero di morti per il coronavirus, superando così le vittime della Sars del 2002. Secondo i dati ufficiali sale anche il numero dei contagi del virus con oltre 17.300 casi in Cina e all'estero. Per approfondire leggi anche: Politici e governo ipocriti sullo Spallanzani A Wuhan, città epicentro dell'epidemia, è stato costruito un nuovo ospedale in pochi giorni ma l'emergenza è totale. La Cina ha fatto un appello per l'"urgente bisogno" di attrezzature mediche protettive (tute, mascherine, occhiali...) contro il coronavirus. "Ciò di cui la Cina ha urgente bisogno al momento sono mascherine sanitarie, tute protettive e occhiali di sicurezza", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying, in una conferenza stampa in streaming con i giornalisti stranieri.