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Coronavirus, l'ordine del governo: "Chi torna dalla Cina può andare a scuola"

La circolare del ministero dell'Istruzione: gli insegnanti devono monitorare i sintomi. Sconsigliati i viaggi scolastici nelle zone colpite

Carlantonio Solimene
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Gli studenti tornati dalla Cina recentemente possono frequentare la scuola, ma le loro condizioni di salute vanno monitorate attentamente dagli insegnanti. E' questo il contenuto di una circolare diffusa dal ministero dell'Istruzione in accordo con quello della Salute a proposito della fobia di una possibile diffusione del Coronavirus in Italia tra i più piccoli. «Al fine di uniformare la gestione nell'ambito degli istituti di istruzione di ogni ordine e grado», il ministero dell'Istruzione ha diramato agli Uffici Scolastici Regionali e alle scuole la circolare predisposta dal ministero della Salute con le «Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina». Per gli studenti che non siano rientrati dalla Cina e che non siano stati a contatto con malati, si legge nella circolare, «non sono previste misure specifiche se non quelle mirate a prevenire le comuni infezioni delle vie respiratorie». E cioè: lavarsi le mani; coprire le vie aeree quando si tossisce e starnutisce; in caso di utilizzo di fazzolettini di carta, una volta utilizzati, vanno gettati; porre particolare attenzione all'igiene delle superfici; evitare contatti stretti con persone con sintomi simil influenzali. Per gli studenti che sono rientrati dalla Cina nelle ultime 2 settimane, la circolare, oltre alle misure precedenti, prescrive di monitorare la eventuale insorgenza di sintomi come tosse, febbre, difficoltà respiratorie, e, in caso di insorgenza di sintomi: Chiamare il 1500 o i centri regionali di riferimento; Proteggere le vie aeree con mascherina; Evitare contatti stretti fino alla definizione della situazione sanitaria da parte del personale sanitario. Per gli studenti ai quali è stato comunicato dall'autorità sanitaria, o che sono venuti in altro modo a conoscenza, di aver effettuato un viaggio insieme ad un paziente nCoV - con qualsiasi tipo di trasporto - e/o di aver coabitato con un paziente nCoV, entro un periodo di 14 giorni, la circolare prescrivere: a. telefonare tempestivamente al 1500 o ai centri di riferimento delle regioni, per le misure di sorveglianza, ove non siano state già adottate dall'autorità sanitaria. Inoltre il ministero sconsiglia i viaggi d'istruzione nelle zone più colpite dal virus: "Per ridurre il rischio generale di infezioni respiratorie acute, gli studenti delle scuole secondarie e gli universitari che abbiano intenzione di viaggiare verso le aree colpite, alla luce della situazione epidemiologica globale relativa all'infezione da 2019-nCoV, si ribadisce che tali viaggi sono sconsigliati". "Nel caso in cui i viaggi nelle aree colpite siano già iniziati - si legge ancora nella circolare -, gli interessati devono attenersi alle seguenti indicazioni: i. evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi; ii. evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori; iii. lavare frequentemente le mani; iv. per qualsiasi necessità contattare l'Ambasciata o il Consolato; v. qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico. Tali indicazioni sono da ritenersi valide anche per docenti, ricercatori e personale universitario. Le presenti indicazioni potranno essere modificate al variare della situazione epidemiologica".

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