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Sanremo, il vigile che timbrava in mutande non era un "furbetto"

Davide Di Santo
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La foto che lo ritrae timbrare il cartellino al Comune di Sanremo in mutande ha fatto il giro del web e dei talk show. Ora che è stato assolto in rito abbreviato dal gup di Imperia perché "il fatto non sussiste" Alberto Muraglia, ex vigile urbano, diche che "è la fine di un incubo". "Ero sicuro che mi avrebbero assolto", ha detto a Sanremo News l'uomo che ora fa l'artigiano.  "Chi non ha mai fatto niente è sicuro per forza" ha detto.  Leggi anche: "Sesso e orge" dietro le quinte a Sanremo, la rivelazione hot fa tremare la Rai Il processo sui cosiddetti "furbetti del cartellino" nel Comune di Sanremo, partito nel 2015 da un'operazione della Guardia di Finanza, si è chiuso con 16 rinvii a giudizio, 16 patteggiamenti e 10 assoluzioni. Le accuse andavano dalla truffa ai danni dello Stato all'utilizzo indebito del badge. Per chi ha scelto il rito ordinario il processo inizierà il prossimo 8 giugno.

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