dopo la morte

Suicidio Franco Ciani, la moglie contro Anna Oxa

Carlo Antini

Lutto nel mondo della musica leggera. È stato trovato morto in un albergo di Fidenza Franco Ciani, musicista, autore, produttore ed ex marito di Anna Oxa per la quale aveva scritto tra l’altro i successi «Tutti i brividi del mondo» e «Ti lascerò» (che vinse il Festival di Sanremo 1989). A quanto riporta la stampa locale, il corpo senza vita di Ciani, 62 anni, è stato trovato venerdì mattina dai dipendenti dell’hotel nella stanza in cui aveva preso alloggio. Oppresso dai debiti e in un difficile momento professionale, il musicista si sarebbe tolto la vita nella sera di giovedì utilizzando un sacchetto di plastica e avrebbe spiegato le ragioni del suo gesto in un biglietto indirizzato al suo impresario Nando Sepe. «Ho saputo che si è suicidato. Faccio fatica a credere a questo gesto, da parte di Ciani: sapeva molte cose, se fossi un familiare io approfondirei», il commento rilasciato da Anna Oxa.  Per approfondire leggi anche: MARIO LAVEZZI FESTEGGIA 50 ANNI DI MUSICA D'AUTORE «Dopo 30 anni che non si scambiano neppure un ciao e sentire la sua risposta mi fa venire il vomito!!». La moglie di Franco Ciani, Manuela Falorni, ex pornostar nota come la Venere Bianca, in un lungo post su Facebook si lascia andare a uno sfogo contro le parole pronunciate da Anna Oxa e contro la stampa accusata di essere andata a «chiedere alla sua prima moglie un parere su ciò che è successo». In un post di ieri l’addio della moglie a Ciani: «E tutto si chiude cosi.... con un mare di perché che non avranno mai risposte.. ... indelebilmente si chiude e la mia mente è confusa, il mio cuore sanguina. Dovremmo sempre riflettere a lungo prima di compiere azioni. Ogni azione porta dietro altre azioni altre ed altre..... in un vortice di dolore che non ha fine.....». E ancora: «Mi rimbocco le maniche, come sempre ho fatto. Sarà dura. Sarà durissima. Tra un urlo di dolore e di una risata x non morire dentro... Nulla e nessuno potrà regalarmi tutto il bello e tutto il brutto che tu mi hai dato».