Ascoli, muore per spegnere il rogo dei botti. E a Napoli 48 feriti
La notte di Capodanno, e la pratica diffusa di salutare l'anno nuovo con 'bottì e fuochi d'artificio, ha causato la prima vittima dopo anni, anche se in maniera indiretta: ad Ascoli Piceno un ragazzo di 26 anni è morto a seguito di una caduta a Colle San Marco. Poco dopo la mezzanotte, dopo il lancio di alcuni fuochi d'artificio che avevano innescato un principio di incendio tra le sterpaglie, il ragazzo ha cercato di intervenire per spegnere le fiamme ma è caduto, precipitando per circa 50 metri in una zona impervia. I vigili del fuoco, chiamati dagli amici del giovane, lo hanno raggiunto con difficoltà e poi a lungo hanno tentato di rianimarlo, senza successo. Poco prima delle due i sanitari del 118 hanno dichiarato il decesso. Dal 2014 non si registravano vittime per i fuochi pirotecnici a San Silvestro. Fuochi che hanno causato in tutta Italia 204 feriti, secondo un bilancio tracciato dalla polizia, che sottolinea che il numero è comunque in calo rispetto allo scorso anno, quando furono 216. Sale però il dato dei minorenni coinvolti: 43 contro i 41 del 2019. Altre sei persone sono invece rimaste lievemente ferite a Bari, quando intorno all'una della notte è crollata parte del controsoffitto di un salone dell'hotel Excelsior, dove era in corso il veglione di Capodanno. Mentre gli ospiti stavano ballando, improvvisamente alcuni pannelli in gesso si sono staccati dal soffitto colpendo quattro donne e due uomini, tra i 25 e i 36 anni. Potevano essere più tragiche le conseguenze per una 19enne di Aversa, nel casertano, che nel corso dei festeggiamenti è stata colpita da un proiettile vagante, all'addome, mentre era sul balcone di casa: la ragazza è stata ricoverata ma non è in pericolo di vita. Gli incidenti più gravi con i petardi si sono verificati a Milano, dove tre giovani hanno perso parte della mano a causa delle esplosioni. Il primo è un ragazzo di 13 anni che ha subito l'amputazione della mano destra e diverse ferite, ed è stato trasportato in codice rosso al Niguarda. Intorno alla mezzanotte e mezza poi a Limbiate, un giovane di 24 anni si è ferito e ha subito la semi-amputazione di 5 dita e l'abrasione di un orecchio. Per approfondire leggi anche: Capodanno 2020, il nuovo anno arriva in Nuova Zelanda A Cuggiono un ragazzo di 14 anni ha avuto la mano semi amputata e ustioni di primo grado al volto. Sempre a Milano e nel milanese ci sono stati diversi altri feriti a causa dei botti, mentre sono 13 le persone ferite a Roma e provincia. Quattro i minori, di cui la più piccola è una bimba di Fiumicino trasportata al Bambino Gesù per una ferita al polpaccio. Sempre al Bambino Gesù sono arrivati un bimbo di 8 anni e una bambina di 12 entrambi feriti agli occhi. Il più grave è invece un uomo di 36 anni di Frascati, trasportato al Cto, a cui hanno amputato la mano destra. A Napoli il bilancio è di 48 feriti tra città e provincia, ma tutti in maniera lieve. Tra questi, tre minorenni, tra i 13 e i 17 anni. La questura ha sottolineato che nel capoluogo partenopeo il fenomeno è in attenuazione rispetto agli scorsi anni. Molto ha fatto anche la prevenzione: le forze dell'ordine in tutto il Paese, in vista del Capodanno, hanno sequestrato in totale oltre 70 tonnellate di materiale esplodente illegale o potenzialmente pericoloso.