scontro totale

A Pozzallo i migranti della Alan Kurdi. Salvini al veleno: governo complice

Davide Di Santo

Sono sbarcati domenica mattina a Pozzallo, nel ragusano, i 32 migranti libici soccorsi dalla nave Alan Kurdi della Ong tedesca Sea-Eye nella notte tra il 26 e il 27 dicembre. La situazione si è risolta rapidamente dopo la decisione del Viminale di assegnare il porto sicuro, "tenendo conto della presenza a bordo di migranti in condizioni di vulnerabilità, per alcuni dei quali è stata anche chiesta l'evacuazione medica". Per approfondire leggi anche: Conte e Salvini, duello sui migranti: "Solo propaganda". "Balle" Trentadue le persone sull'imbarcazione, tra cui dieci bambini, il più piccolo di tre mesi, e cinque donne, una delle quali incinta. La Commissione europea ha avviato, su richiesta dell'Italia, la procedura per il ricollocamento sulla scorta del pre-accordo raggiunto a Malta a settembre da Roma, La Valletta, Parigi e Berlino. L'autorizzazione allo sbarco, senza giorni in mare e braccio di ferro con gli altri paesi Ue, è un "segnale chiaro di un cambiamento all’interno del ministero degli Interni che lascia ben sperare per il futuro”, secondo il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna. Di segno posto, ça va sans dire, la reazione dell'ex numero uno del Viminale. "Altri sbarchi, altri soldi... Governo complice, non vedo l'ora di andare a processo per difendere l'onore del mio Paese", attacca Matteo Salvini, secondo cui da settembre, con il Conte 2, gli sbarchi sarebbero costantemente aumentati. Sugli 11.439 arrivi in tutto quest'anno, 6.304 sarebbero avvenuti con Luciana Lamorgese a capo del ministero, l'affondo del predecessore leghista. Un nuovo scontro sul fronte migranti, dopo che nella conferenza stampa di fine anno il premier Conte ha criticato lo "schema 'porto aperto o chiuso'" e rivendicato "ottimi risultati senza clamori", con la metà degli sbarchi rispetto allo scorso anno. Intanto, entro il 3 gennaio il Capitano dovrà inviare una memoria alla Giunta per le immunità di Palazzo Madama, che dovrà deciderà se dare il via libera alla richiesta di autorizzazione a procedere avanzata dal tribunale dei ministri di Catania sul caso Gregoretti. La nave della guardia costiera fu fatta sbarcare con 116 migranti il 31 luglio, dopo 3 giorni in mare con 131 persone a bordo in attesa di un porto sicuro, solo una volta raggiunto un accordo per la redistribuzione. Con tutta probabilità la decisione arriverà il 20 gennaio. Luigi Di Maio ha fatto sapere che il M5S voterà a favore del processo; quanto al premier, Conte ha sottolineato che con "la massima correttezza" sta completando le verifiche sul suo eventuale coinvolgimento.