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Ponte Morandi, nello scontro fra Autostrade-Governo spunta la lettera dei parenti delle vittime

I familiari delle 43 vittime del Ponte Morandi commentano la risposta di Aspi al Governo sulla possibile revoca delle concessioni

Silvia Sfregola
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"Con le festività in corso i bambini scrivono le lettere a Babbo Natale, gli adulti che purtroppo portano nel cuore le loro disillusioni sognano di poter chiedere al loro Babbo Natale l'avverarsi dei loro desideri... ma come purtroppo immaginerete i nostri desideri non hanno possibilità di essere soddisfatti. La vita con gli anni ti presenta il conto e ti costringe a guardare in faccia la realtà... Per noi famigliari, che abbiamo perso 43 persone questi giorni sono particolarmente duri, anche se possiamo sorridere e stringerci attorno alle persone a cui vogliamo bene alle nostre tavole mancano sempre troppe persone, troppe sedie rimarranno vuote. Fra le letterine che non vorresti vedere è arrivata quella di Aspi... prontamente dopo il contestato articolo del decreto Milleproroghe, ma si sa i crolli in Borsa sono la cosa più importante da arginare per chi gestisce patrimoni economici considerevoli. Noi siamo spettatori, purtroppo privilegiati di questo teatro, ovviamente siamo dalla parte del Governo che sta cercando di mettere una pezza ad anni ed anni di inadeguatezza nell'affidamento dei nostri beni pubblici, pensiamo che le minacce siano un bruttissimo segnale in democrazia e pensiamo che l'etica imprenditoriale, in questo caso debba fare ancora molti passi avanti. Abbiamo sentito pareri espressi dai giuristi del MIT, vedremo come si evolveranno le questioni, ogni tanto penso solo a quando studiai diritto mi fu insegnato che esistono anche le giuste cause per rescindere dai contratti... io penso che non si debba aggiungere altro dicendo che 43 persone morte possano essere un ottima causa... in fondo senza essere giuristi direi che durante la gestione ASPI è in modo evidente successo questo disastro, le colpe saranno definite in tribunale ma anche un bambino che scrive la sua lettera a Babbo Natale potrebbe dire che questa gestione ha avuto qualche piccolo problema. Noi non possiamo dare risposte razionali, possiamo solo dare risposte con il nostro cuore che ci guida e ci accompagna sempre, noi vogliamo che questo paese cambi, vogliamo che i sorrisi di chi ci ha abbandonato, che ogni volta che vediamo in fotografia e nei filmati ci spezzano il cuore, possano risplendere da qualche parte, rasserenati per quello che si è potuto cambiare in questo triste paese dove conta di più la grana che la vita". Tanti auguri a tutti. Egle Possetti Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi

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