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Reddito di cittadinanza anche a Spada e De Silvio. Cosa scopre l'inchiesta di Piazzapulita

Carlo Antini

Reddito di cittadinanza anche agli Spada e ai De Silvio. Stasera a Piazzapulita (su La7 alle 21.15), andrà in onda l’inchiesta esclusiva di Sara Giudice e Nello Trocchia. Dall'inchiesta emerge che Angelo De Silvio, appartenente alla nota famiglia, condannato per estorsione, usura, oltraggio a pubblico ufficiale, percepisce il reddito di cittadinanza. E non è il solo. Come lui percepisce il reddito anche sua nuora, Liana Spada, condannata, in via non definitiva, per spaccio. Entrambi sono stati giudicati pericolosi socialmente con l’applicazione della sorveglianza speciale dal Tribunale di Frosinone.  Per approfondire leggi anche: MAXI-CONFISCA ALLE FAMIGLIE ROM DE SILVIO-SPADA Qualche tempo fa, Luigi Di Maio, allora ministro del Lavoro e capo politico del Movimento Cinque Stelle, aveva promesso: “Mai un euro agli Spada”. Era lo scorso 7 marzo. A quanto pare non è così. La legge sul reddito di cittadinanza non prevede – nell’elenco dei reati che ne escludono la percezione – quelli per usura, estorsione, spaccio e furto. Mentre sono inclusi reati come associazione mafiosa, terrorismo, truffa ai danni dello Stato, scambio elettorale politico mafioso, strage, ecc. Intanto la Guardia di Finanza di Frosinone ha denunciato 37 persone che percepivano il reddito di cittadinanza senza averne il diritto. Ma il comandante provinciale Alessandro Gallozzi - sempre ai microfoni di Piazzapulita - ha spiegato che “tra quelli destinatari della revoca non ci sono soggetti che hanno commesso reati come usura, spaccio o estorsione”, come nel caso di De Silvio e Spada.