Mense scolastiche pericolose: irregolarità in duecento aziende. Sequestrata una tonnellata di cibo
Noceventosessantotto aziende di ristorazione collettiva operanti all'interno di mense scolastiche controllate, di cui 198 hanno evidenziato irregolarità, determinando la contestazione di 25 violazioni penali e 247 amministrative alle normative nazionali e comunitarie, con conseguente irrogazione di sanzioni pecuniarie per 204 mila euro. E' stata disposta la sospensione dell'attività o il sequestro di 21 imprese di catering (valore economico stimato in circa 3 milioni di euro) per rilevanti carenze igienico-sanitarie e strutturali. Sono state altresì sequestrati oltre 900 chili di derrate alimentari (carni, formaggi, frutta ed ortaggi, olio) riscontrati in assenza di tracciabilità, custoditi in cattive condizioni sanitarie e in ambienti inadeguati nonché destinati all'impiego nelle pietanze sebbene di qualità inferiore a quanto previsto. Leggi anche: Rimettevano in commercio cibo scaduto: nove arresti nel Frusinate È il bilancio del monitoraggio pianificato, con l'avvio dell'anno scolastico 2019-2020, dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute unitamente al Ministero della Salute. Un piano di controllo nazionale finalizzato alla verifica dei servizi di ristorazione e delle imprese di catering assegnatari della gestione mense presso gli istituti scolastici del Paese. Le violazioni penali più ricorrenti contestate ai 27 gestori e titolari delle aziende, deferiti alle varie Procure della Repubblica, sono relative alla frode ed alle inadempienze in pubbliche forniture, alla detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione ed a inottemperanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro. La maggioranza delle infrazioni riguarda, invece, l'ambito amministrativo come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, la mancata attuazione dell'autocontrollo e della tracciabilità degli alimenti, questi ultimi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione, ancor più diffusivi nelle fasce sensibili delle utenze scolastiche. Non mancano, inoltre, situazioni di mancata indicazione nei menù esposti all'utenza circa la presenza degli allergeni e di aree di cucina dove avveniva la preparazione dei alimenti per diete “speciali” in modo indistinto con le pietanze convenzionali, rappresentando un potenziale rischio di contaminazione crociata di sostanze altamente allergizzanti per alunni sensibili a causa di condizioni patologiche.