blitz a taranto e milano
Ex Ilva, scattano sequestri e perquisizioni. La Finanza negli uffici di Arcelor Mittal
"Distruzione di mezzi di produzione" e "appropriazione indebita". Sono queste adesso le ipotesi di reato dei magistrati inquirenti che hanno portato oggi al blitz dei finanzieri della Guardia di Finanza di Taranto nella sede della Arcelor Mittal Italia nello stabilimento siderurgico ex Ilva nell'ambito dell'indagine aperta dalla Procura della Repubblica del capoluogo jonico a seguito della denuncia presentata dai commissari straordinari. ArcelorMittal ha sospeso la decisione di spegnere l'altoforno 2 di Taranto in attesa della sentenza del Tribunale di Milano. L'udienza del tribunale sarà il 27 novembre, mentre venerdì 22 il premier Conte vedrà i vertici dell'azienda. Oltre all'aggiotaggio informativo, ossia alle false comunicazioni al mercato, nell'inchiesta milanese sull'addio di ArcelorMittal all'Ilva i pm contestano il reato di distrazione di beni del fallimento. E perquisizioni e sequestri sono in corso non solo negli uffici di Taranto di Arcelor Mittal nell'ambito dell'inchiesta tarantina ma anche nella sede di via Brenta dove le fiamme gialle stanno acquisendo documenti nell'ambito dell'indagine che ipotizza i reati di false comunicazioni al mercato e distrazione dei beni. L'indagine della procura di Taranto sfociata nell'ispezione della Finanza negli uffici dello stabilimento ArcelorMittal punta ad appurare se sia in corso o meno un "depauperamento" del ramo d'azienda che la multinazionale franco-indiana vuole retrocedere. Nel ricorso presentato dai commissari di Ilva in amministrazione straordinaria si evidenzia che la situazione di impianti, magazzini e portafoglio clienti non è più uguale a quella di quando il polo siderurgico è stato consegnato ad ArcelorMittal. E le modalità affrettate di restituzione rischiano di causare danni irreparabili al ciclo produttivo e di distruggere l'azienda, anche se proprio ieri sera la multinazionale ha comunicato la sospensione della procedura di fermata degli impianti in attesa della sentenza del tribunale di Milano.