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Mezza Italia in ginocchioAllerta per la piena del Tevere

Situazione critica in Veneto, esondano i fiumi in Toscana ed Emilia

Davide Di Santo
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L'ondata di maltempo ha messo in ginocchio gran parte dell'Italia e diverse zone del Paese sono in piena emergenza. In Veneto oltre al dramma di Venezia altri territori sono in condizioni disastrose, come le spiagge e varie aree montane, a cominciare da quelle già colpite dalla tempesta Vaia. Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia ha presieduto un vertice dell'Unità di Crisi della Protezione Civile Regionale, a Ponte di Piave, affiancato dall'Assessore alla Protezione Civile, Gianpaolo Bottacin e dal Direttore dell'Area Tutela Ambiente e Territorio della Regione, Nicola Dell'Acqua. Dopo le ultime precipitazioni nel pomeriggio di oggi, è prevista una pausa fino alla serata di domani. Successivamente è atteso un nuovo peggioramento che si protrarrà anche nella giornata di martedì. Intanto il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile del Veneto ha emesso un nuovo avviso di criticità dichiarando lo Stato di Preallarme (Allerta Arancione) sui Bacini idrografici Alto Piave, Piave Pedemontano, Alto Brenta Bacchiglione Alpone, Basso Piave Sile Bacino Scolante in Laguna, Livenza Lemene Tagliamento. Lo Stato di Attenzione è stato dichiarato sul Bacino Basso Brenta Bacchiglione. #Maltempo #EmiliaRomagna #Bologna #17novembre, senza sosta il lavoro dei #vigilidelfuoco in tutta la provincia di #Bologna per allagamenti diffusi. Nella clip il sorvolo dell'elicottero Drago sulla zona di Budrio pic.twitter.com/ORpCmOOHoU— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) November 17, 2019 In Emilia Romagna piene importanti si sono verificate sui fiumi Secchia, Panaro, Naviglio, Tiepido nel modenese e Samoggia, Sillaro, Savena, Savena abbandonato, Idice, Navile, Quaderna, Santerno e Senio nel bolognese e ravennate. Le situazioni più critiche si sono verificate a Budrio, nel bolognese, dove l'Idice ha rotto l'argine per una estensione di oltre 40 metri, facendo defluire verso la campagna -si calcola- circa 1 milione di metri cubi d'acqua. Sono in corso le operazioni per riuscire a ricostruire l'argine collassato, con una previsione di lavori la cui durata è stimata in circa 3 giorni. A seguito della rotta, è stato necessario evacuare circa 200 persone, che sono accolte in strutture già rese disponibili. Altre rotture, già ripristinate, si sono verificate sul Quaderna e sul Santerno, dovute presumibilmente alla presenza di tane di animali. I colmi di piena, sui diversi reticoli idraulici, si stanno ora spostando verso le province di Ferrara e Ravenna. Nelle prossime ore si prevedono nuove piogge, anche se di intensità minore rispetto a quelle cadute. In Toscana permane il codice rosso per rischio idrogeologco e idraulico per il Valdarno inferiore e il grossetano fino alla mezzanotte di domani. «Siamo di fronte a una piena d' Arno analoga a quella del 1992, che ha superato Firenze e che adesso si attende arrivi a Pisa. Non mancano le preoccupazioni ma rispetto al 1992 abbiamo più strumenti per affrontare la criticità» afferma il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentando la situazione la situazione del Valdarno inferiore dopo che sono stati annunciati l'attivazione della cassa di espansione di Roffia, in comune di San Miniato, e l'utilizzo del canale scolmatore. Sei persone soccorse dall'elicottero dei Vigili nella frazione di Brenna a Sovicille. Nella frazione di Ulignano a San Gimignano recuperate 16 persone rifugiate ai piani alti di un edificio In Alto Adige 180 squadre di vigili del fuoco impegnati in 833 interventi, 51 strade chiuse. Tra gli eventi più significativi una frana a San Paolo, mentre una valanga ha invaso il paese di Martello costringendo ad evacuare 70 persone. A Missiano e a Tiles (Bressanone), due frane hanno lambito alcune case, costringendo all'evacuazione. In Friuli Venezia Giulia in determinati punti si sono raggiunti fino a 250 millimetri di pioggia. Sommati alle precipitazioni dei giorni scorsi, in totale sulla regione si arriverà a 500 millimetri di pioggia.  Nel Lazio il Dipartimento Ambiente di Roma Capitale è al lavoro senza sosta per limitare il più possibile i disagi causati dal maltempo. Le squadre del Dipartimento Ambiente stanno operando h24 sia su strada che sul verde per la rimozione di rami, alberi e detriti e per gestire le richieste di intervento. In Piemonte chiusa al traffico la strada statale 659 «delle Valli Antigorio e Formazza» tra le località Canza e Riale, nel territorio comunale di Formazza, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, per il distacco di alcuni cumuli nevosi in carreggiata. A Novi Ligure (Alessandria) un pezzo delle mura storiche del Castello si è distaccato ed è precipitato sulla strada. Disagi ed allagamenti anche in Campania e in particolare a Napoli, nel Rione Sanità. Allerta della protezione civile per il monitoraggio del Tevere a Roma con il maltempo. Pattuglie della polizia locale stanno inoltre controllando le banchine per cui già era stata disposta precauzionalmente la chiusura nei giorni scorsi con le piogge che si sono verificate in città. Al momento non ci sarebbe rischio esondazione, a quanto risulta al Campidoglio. C'è un presidio della Protezione Civile permanente alla foce per monitorare la situazione. Il centro operativo del Campidoglio e' aperto per verificare l'evolversi del maltempo. 

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