Dal Venezuela a via Condotti
Indagati due colombiani in rapporti con il presidente venezuelano Maduro e due romani, tra cui un'aspirante modella. L'attico da 4,7 milioni di euro acquistato con i soldi destinati ai sussidi alimentari oltreoceano
Un imprenditore colombiano di 48 anni, Alex Nain Saab Moran, indagato in sei Paesi e legato al presidente venezuelano Nicolas Maduro. E la sua avvenente moglie, Camilla Fabri, una 25enne romana con un reddito da social card, ma proprietaria di un appartamento in via Condotti. Sono i protagonisti di una storia che inizia con una truffa in Venezuela e finisce nella Capitale, dove i finanzieri del Nucleo Valutario hanno sequestrato l'attico nella via dello shopping di lusso, del valore di 4,7 milioni di euro, e un conto corrente con 1,7 milioni intestato a Luis Alberto Saab Moran. Quest'ultimo, insieme ai fratelli Alex Nain e Amir Luis, è stato inseriti dagli Stati Uniti nelle liste Ofac delle persone ritenute pericolose per la sicurezza nazionale. Alex Nain, infatti, «risulterebbe a capo di una vasta rete di corruzione internazionale finalizzata all'ottenimento di numerosi e ingenti contratti commerciali con il Governo del Venezuela, concernenti - tra gli altri - i sussidi alimentari». In altre parole si sarebe appropriato dei soldi dei cittadini venezuelani, anche quelli destinati ai poveri. Il denaro accumulato, 350 milioni di euro, sarebbe poi finito in Europa, Asia e Africa, attraverso 26 società con sede nei paradisi fiscali. Per questo il colombiano è indagato in America, Inghilterra, Bulgaria, Colombia ed Equador. I reati contestati nei tre continenti sono: riciclaggio, cospirazione, appropriazione indebita, importazioni ed esportazioni fittizie, truffa, corruzione internazionale e traffico illegale di oro. Secondo gli inquirenti della Florida è un esperto di riciclaggio dei «proventi illeciti derivanti da corruzioni internazionali e gestione illecita dei sussidi alimentare a favore del Venezuela da parte della famiglia del Presidente Nicolas Maduro». Per il suo scopo utilizzava parenti e prestanome. E qui entra in scena la moglie, 23 anni più giovane di lui: Camilla Fabri, che lavorava come commessa, negli ultimi 5 anni ha ricevuto compensi irrisori, poco meno di 2.000 euro in un anno. Nonostante ciò ha stipulato un contratto d'affitto da 70 mila euro annui per un appartamento ai Parioli, ha acquistato un attico al civico 9 di via Condotti e un Range Rovere da 54.500 euro. I soldi, secondo la Finanza, provengono da una società inglese amministrata dall'indagato Lorenzo Antonelli, 26enne romano, suo cognato. L'acquisto dell'immobile serviva per «ripulire» il denaro. Luis Alberto «avrebbe tentato di convogliare somme di denaro dall'Italia (già arrivate dall'Inghilterra e dalla Spagna) verso la Russia», si legge nel decreto di sequestro.