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Venezia devastata dall'acqua: altra marea e danni inimmaginabili

In Laguna è iniziata la conta dei danni

Silvia Sfregola
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Non rientra l'allarme alta marea a Venezia. Nonostante il nuovo picco delle 10.30 sia risultato inferiore ai 148 centimetri previsti dal Centro Maree, toccando i 138 centimetri, l'emergenza continua e desta grande preoccupazione. Del resto, nella citta' lagunare l'acqua alta non raggiungeva questi livelli dal 1966 e si cominciano a contare i danni. Il ministero per i Beni culturali ha attivato l'unità di crisi per la verifica e la messa in sicurezza del patrimonio culturale eventualmente danneggiato. Il sindaco Luigi Brugnaro, durante un sopralluogo, ha sottolineato la gravità della situazione, in primis al simbolo della città, la Basilica: "Venezia è in ginocchio - ha detto - la basilica di San Marco ha subito gravi danni come l'intera città e le isole". Ma "gravissimi" sono definiti dal Comune anche i danni provocati "nell'isola di San Servolo, dove è crollato il muro di cinta davanti all'imbarcadero" e ci sono stati allagamenti anche nei locali interni, oltre ai "problemi registrati nelle scuole di Venezia e nel commissariato della polizia di stato San Lorenzo". E ha invitato "cittadini e imprese a raccogliere materiale utile per dimostrare i danni subiti: foto, video, documenti e altro" spiegando che presto saranno comunicate "le modalità per inoltrare la richiesta di contributo". Secondo una prima stima dell'Unità di crisi della Protezione civile, ad essere colpito è soprattutto il centro storico di Venezia e sono una sessantina le imbarcazioni danneggiate molto pesantemente, tra le quali alcuni vaporetti. Inoltre, situazione molto critica a Pellestrina, dove nella notte c'è stata anche una vittima, un uomo rimasto folgorato. Ancora più allarmati i toni del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia: "L'80% della città è sott'acqua, ci sono danni inimmaginabili, quasi un metro e mezzo a San Marco, Pellestrina è sott'acqua per il 100%. È difficile quantificare i danni, sono paurosi" osserva. "È uno scenario di devastazione totale, apocalittica". 

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