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Partita la caccia al seggiolino

Tra le difficoltà anche quella della compatibilità dell'apparecchio con la poltroncina

Damiana Verucci
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Vuoi un seggiolino anti abbandono? Con un po' di fatica ma nei negozi ancora qualcosa, seppure non proprio a buon mercato, si trova. Ma se l'opzione è per il dispositivo universale che costa decisamente meno e si installa a parte sul seggiolino perché lo stesso sia a norma, allora l'attesa minima è di 20/30 giorni e questo vale per i negozi ma anche su Internet a meno che, in questo ultimo caso, si sia disposti a pagare il doppio. Proprio così, per un dispositivo in pronta consegna si può sborsare anche il doppio del prezzo base. Del resto c'è stata una corsa all'ultimo respiro da parte delle famiglie per mettersi in regola con i nuovi seggiolini cosiddetti anti abbandono per i bimbi fino a 4 anni trasportati in macchina; il mercato fiuta l'affare e la truffa può essere dietro l'angolo. «Sono finiti praticamente tutti lo stesso giorno di avvio della normativa - ci confermano da un punto vendita di Ostiense a Roma - abbiamo solo qualche pezzo con dispositivo già integrato i cui prezzi partono da 200 euro a salire». Certificati e a norma? Neanche a chiederlo per chi lo vende, che assicura che tutto ciò che esce direttamente dalle case produttrici ha un certificato di idoneità e per questo non si discute. Già, ma vale lo stesso per i dispositivi che si vendono invece non insieme ai seggiolini? E i seggiolini sono tutti a norma? Quelli attualmente sul mercato, dicono da Altroconsumo, non sarebbero in linea con la normativa, si rischierebbero dunque multe salate anche se pare che visto il caos dei primi giorni e l'oggettiva difficoltà di rispondere ad una domanda di dispositivi molto alta, il Governo stia pensando ad uno slittamento dei tempi per l'applicazione delle sanzioni. Intanto conviene stare lontani da tutto ciò che viaggia su Internet senza nome e senza marchi e che promette analoghe sicurezze rispetto agli altri, certificati. Sono chiari dai vari punti vendita. «Rispondiamo solo di ciò che esce dalle case produttrici, quello che si acquista invece on line, che non ha un bollino o comunque un qualche riconoscimento, non ci sentiamo di consigliarlo». La risposta, da rivenditore a rivenditore è sempre la stessa. Così come per l'attesa, nessuno di quelli che contattiamo ha un dispositivo immediatamente disponibile. Evidentemente nei magazzini dei produttori non ce ne sono abbastanza oltre al fatto che, appunto, i produttori di seggiolini auto riconoscerebbero come omologati solo i loro accessori. Per spiegarsi meglio, acquistare un sensore anti abbandono di un marchio e montarlo su un seggiolino di un altro marchio può portare al mancato riconoscimento dell'omologazione del seggiolino stesso. L'allegato alla circolare della norma in vigore dice che «nell'interazione con il veicolo o con apposito sistema di ritenuta, il dispositivo non deve in alcun modo alterarne le caratteristiche di omologazione». Da qui il rischio che una volta installato un dispositivo universale ad un seggiolino a prova di legge, in caso di incidente la casa produttrice del seggiolino potrebbe non rispondere sostenendo che l'oggetto sarebbe stato modificato rispetto alla forma originale. Ad esempio Inglesina riconosce pubblicamente, sul proprio sito internet, il prodotto Ally Pad, l'unico «certificato per Inglesina». E tutti gli altri? Cerchiamo Ally Pad nei negozi ma non lo troviamo così come cerchiamo ma non troviamo i dispositivi anti abbandono di un altro noto marchio, Peg Perego che utilizza Memo Pad. «Sono gli unici dispositivi che la casa produttrice consiglia da applicare ai seggiolini della stessa marca», confermano da un altro punto vendita. Quindi se metto un altro dispositivo che non sia Peg Perego la casa produttrice non si assume responsabilità nel caso di incidente? «Non saprei dirle - è la risposta - ma il dubbio viene». Forse basterebbe rendere più chiara la normativa.

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