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"La Chiesa dialoghi con Salvini". Ruini, il cardinale scuote Bergoglio

Il colpo durissimo a Papa Francesco nell'intervista esclusiva al Corriere della Sera: "No ai preti sposati"

Silvia Sfregola
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"Salvini ha notevoli prospettive davanti a sé, però deve maturare. Il rosario? Un modo per affermare il ruolo della fede. Vedo un declino dell'autorevolezza della Chiesa. E il cattolicesimo politico di sinistra ha sempre meno rilevanza". Camillo Ruini, 88 anni, cardinale e arcivescovo, ex presidente della Cei, presidente del comitato scientifico della Fondazione Ratzinger, rilascia un'intervista esplosiva ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera per far sapere che, a parte i francescani inutili di Assisi, c'è anche una Chiesa che sta con Salvini. E mentre lo fa smantella Papa Francesco e Sinodo, minando sul nascere con le sue parole il progetto di Bergoglio di far saltare l'obbligo del celibato, e affrontando il ruolo dei cattolici nell'arena politica odierna giudicando positivamente il leader della Lega. "Non condivido l'immagine tutta negativa di Salvini che viene proposta in alcuni ambienti. Penso che abbia notevoli prospettive davanti a sé; e che però abbia bisogno di maturare sotto vari aspetti. Il dialogo con lui mi sembra pertanto doveroso - risponde il cardinal Ruini - anche se personalmente non lo conosco e quindi il mio discorso rimane un po' astratto. Sui migranti vale per Salvini, come per ciascuno di noi, la parola del Vangelo sull'amore del prossimo; senza per questo sottovalutare i problemi che oggi le migrazioni comportano". Alla domanda su cosa dovrebbero fare oggi i cattolici per far sentire la propria voce, se con il proporzionale non potrebbero fondare un loro partito, risponde così: "Domanda difficile. Non è questo il tempo per dar vita a un partito dei cattolici. Mancano i presupposti: per il pluralismo molto accentuato all'interno della Chiesa stessa, e per la sua giusta ritrosia a coinvolgersi nella politica. I cattolici possono però operare all'interno di quelle forze che si dimostrino permeabili alle loro istanze. È una strada oggi più faticosa di ieri, perché la scristianizzazione sta avanzando anche in Italia; ma non mi sembra una strada impossibile". L'altra questione delicata è quella dell'obbligo del celibato per i preti e del Sinodo sull'Amazzonia che potrebbe permettere anche ai diaconi sposati di prendere i voti. Ruini spera che il Papa non confermi la decisione. “In Amazzonia, e anche in altre parti del mondo, c'è una grave carenza di sacerdoti” ed è quindi “comprensibile che vi sia una spinta a ordinare sacerdoti dei diaconi sposati. A mio parere, però, si tratta di una scelta sbagliata. E spero e prego che il Papa non la confermi”. Dal canto suo il leader della Lega ringrazia il cardinale per le parole in suo favore. "Spero di poterlo incontrare, per le parole che invitano al confronto, all'apertura, alla riflessione e all'incontro, per lo sviluppo di valori, principi e idee che sono molto spesso comuni" dichiara Salvini. "L'Italia o è cristiana o non lo è. Un conto è accogliere chi scappa dalla guerra, un altro è far finta che in Italia ci sia spazio, casa e lavoro per tutti, cosa che non è e che porta allo scontro. Sul diritto alla vita, sulla tutela della famiglia, sulla libertà di scelta educativa e sulla difesa delle nostre radici le posizioni della Lega sono assolutamente salde" conclude il leader del Carroccio.

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