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Mattarella a Trump: "Sui dazi mi auguro si trovi una soluzione per evitare spirale di ritorsioni"

Donald Trump e Sergio Mattarella

Il presidente degli Usa: "Con l'Italia i rapporti sono ottimi, mai stati così buoni"

Valeria Di Corrado
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«Il nostro è un legame solido, non solo transatlantico ma umano». Ha esordito così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso del colloquio tête-à-tête con Donald Trump alla Casa Bianca. Sui «possibili dazi, mi auguro che sia possibile trovare un metodo di confronto collaborativo che eviti una spirale di ritorsioni - ha continuato il Capo dello Stato - Per l'Italia è preferibile incontrarsi e trovare una soluzione tenendo conto delle esigenze di entrambi. Imporre dazi rischia di mettersi su una strada che ci costringerà a trovare un punto di intesa, meglio trovarla subito».  «È un grande onore ricevere un uomo molto rispettato come lei. È un piacere riceverla alla Casa Bianca». Queste le prime parole del presidente degli Stati Uniti, che ha accolto allo Studio Ovale Sergio Mattarella. «I rapporti con l'Italia sono ottimi, non sono mai stati così buoni». «Sulla Siria stiamo gestendo la situazione molto bene», ha commentato il presidente degli Stati Uniti, al fianco del presidente Mattarella, le conseguenze dell'invasione turca in Siria. «Non vogliamo fare il poliziotto di tutto il mondo - ha aggiunto Trump - I curdi sono protetti dalla Siria, sono buoni combattenti ma non sono degli angeli». «Ora la situazione devono risolverla Siria e Turchia - ha tagliato corto il presidente degli Usa - Se la Turchia va in Siria, è un problema tra Turchia e Siria, non è un nostro problema». «Si è cercato di nascondere ciò che è stato fatto in alcuni Paesi e uno di questi potrebbe essere l'Italia». Lo ha detto Donald Trump riguardo alla contro-inchiesta che l'attorney general William Barr sta conducendo sul Russiagate. «Non conosco i dettagli», ha affermato il presidente Usa, dicendosi però certo che le elezioni del 2016 sono state «corrotte» e che la corruzione «potrebbe arrivare fino al presidente Obama». L'ipotesi dell'inchiesta condotta da Barr, secondo alcune ricostruzioni, è che nel 2016 la campagna elettorale di Trump venne infiltrata da agenti dell'Amministrazione Obama, col concorso di governi alleati, per produrre lo scandalo del Russiagate, con il quale colpire Trump. «Presto verrà pubblicato un rapporto», ha detto il presidente Usa parlando alla Casa Bianca nella conferenza stampa con Mattarella.

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