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Il fidanzato di una delle vittime: "La mia Valentina era sempre felice"

Francesco Fredella
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Ciro Curcelli, assistente capo della polizia penitenziaria, la notte dell'11 ottobre scorso ha ucciso la moglie Teresa e le figlie Valentina e Miriana, rispettivamente di 18 e 12 anni, si è poi suicidato sparandosi un colpo alla gola. La strage di Orta Nova, paese in provincia di Foggia, ha visto come unico superstite il figlio Antonio che si trovava in quei giorni a Ravenna. "Non c'era niente che faceva presagire questi problemi, era una famiglia normale", racconta ai microfoni di Storie Italiane il fidanzato di Valentina (una delle tre vittime). Il ragazzo, visibilmente provato, si lascia andare ai ricordi su Rai1: "Valentina era sempre felice quando arrivava a scuola ma anche quando stava a casa, era una bravissima persona. Sempre felice si metteva a cantare e a ballare. L'ho vista giovedì, dovevamo rivederci sabato", racconta il fidanzato di Valentina. Che poi aggiunge: “Non so se c'erano problemi a casa". Del folle gesto dell'uomo non si conoscono le motivazioni, i carabinieri continuano ad indagare sull'assassino suicida. Le indagini si stanno concentrando sulla vita professionale dell'assistente capo della polizia penitenziaria, i militari vogliono verificare se Ciro Curcelli abbia vissuto, nell'ultimo periodo, forme di disagio o stress lavorativo.

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