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Niente Uomo Vitruviano al Louvre. E scoppia la guerra col Mibact

Carlo Antini
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Il Tar del Veneto ha sospeso il prestito dell'Uomo Vitruviano, il celeberrimo disegno di Leonardo, al museo del Louvre. La decisione è stata presa per motivi di urgenza - la mostra parigina dovrebbe inaugurarsi il 24 ottobre. Tutto bloccato però fino al 16 di ottobre quando si riunirà la camera consiliare del Tar per decidere. Il ricorso era stato presentato da Italia Nostra. Sospeso anche il memorandum d'intesa siglato nelle scorse settimane a Parigi tra il ministero dei Beni culturali e il museo del Louvre. «Da una prima lettura delle anticipazioni stampa risulta del tutto incomprensibile il riferimento a una presunta violazione del "principio dell'ordinamento giuridico per cui gli uffici pubblici si distinguono in organi di indirizzo e controllo da un lato, e di attuazione e gestione dall'altro" nello scambio di opere tra i musei italiani e il Louvre. L'accordo firmato a Parigi è stato esclusivamente il riconoscimento da parte dei Ministri di decisioni e atti tutti presi, per parte italiana, dai competenti uffici tecnici del Mibac. Il prestito di ogni opera italiana risultava già autorizzato al momento della sottoscrizione dell'accordo che prevede, peraltro, che lo scambio di opere avvenga secondo le specifiche prescrizioni di tutela dettate dai singoli musei. Una semplice lettura dei documenti dimostra facilmente tutto ciò e all'udienza del 16 ottobre tutto questo emergerà con assoluta chiarezza e trasparenza». Così il Mibact rende nota la posizione dell'Ufficio legislativo del ministero sulla sospensiva del Tar al prestito dell'"Uomo Vitruviano" al Museo del Louvre, in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.

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