È la Settimana Internazionale del Sordo
Sette giorni di eventi per dare voce alla comunità sorda e sensibilizzare su sordità e lingue dei segni
Sette giorni per dare voce e visibilità alla comunità sorda e sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sulla sordità. Da oggi, lunedì 23 settembre fino al 29, si festeggia la Settimana Internazionale del Sordo. È l'evento più importante per il movimento di rivendicazione e di lotta per i diritti delle persone sorde, circa 72 milioni nel mondo. Quest'anno il tema dell'iniziativa, che venne lanciata per la prima volta nel 1958 a Roma e oggi viene celebrata ogni anno dalle comunità sorde di tutto il mondo, è "DIRITTI DELLE LINGUE DEI SEGNI PER TUTTI". Lo slogan dell'edizione 2019 ha come obiettivo proprio quello di accrescere la consapevolezza sulle Lingue dei Segni evidenziando come queste, e i diritti che ne conseguono, rappresentino la chiave per l'inclusione delle persone sorde nella società. Non a caso il primo appuntamento della settimana internazionale è la Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni. Due anni fa l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite scelse come data il 23 settembre di ogni anno per ricordare al mondo la necessità di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 300 differenti lingue dei segni nel mondo, lingue naturali complete e complesse con proprie regole grammaticali, sintattiche, morfologiche e lessicali. La risoluzione promuove il riconoscimento legale delle lingue dei segni nazionali - equiparate alle lingue nazionali parlate e scritte - per proteggere la diversità linguistica ed evidenzia la necessità di prevedere servizi accessibili, un'esposizione precoce e stabile alla lingua dei segni nazionale e un'educazione di qualità in un'ottica bilingue (Lingua dei Segni e lingua nazionale) per garantire il pieno sviluppo e la piena realizzazione dei diritti umani delle persone sorde. La Giornata Internazionale delle Lingue dei Segni nasce sulle orme della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, adottata nel 2006 e ratificata dall'Italia nel 2009. Sono passati ormai 10 anni dalla legge di ratifica ma nel frattempo l'Italia è rimasto l'unico Paese in Europa a non aver riconosciuto a livello nazionale la Lingua dei Segni, nonostante la LIS (Lingua dei Segni Italiana) sia una lingua a tutti gli effetti e venga utilizzata da più di 40.000 persone sorde segnanti o con disturbi nel linguaggio e da migliaia di udenti che la imparano per ragioni di lavoro o motivi personali. Sabato 28 settembre, per la Giornata Mondiale del Sordo, la comunità sorda italiana scenderà di nuovo in piazza a Bologna e a Milano per chiedere di porre finalmente rimedio a questo imperdonabile ritardo. Sono tante le attività in programma nella Settimana organizzate dell'Ente Nazionale Sordi - Onlus, la più antica associazione italiana preposta dallo Stato alla tutela e rappresentanza delle persone sorde che conta oltre 120 sedi sparse su tutto il territorio L'ENS porta avanti numerose attività di sensibilizzazione sulle esigenze delle persone sorde, promuovendo l'accessibilità in ogni ambito della vita. Accessibilità che deve essere di uno standard qualitativo elevato, raggiungibile unicamente con il coinvolgimento dei diretti interessati secondo il principio del “Niente su di noi senza di noi”. Quest'anno, ad esempio, l'ENS sta girando l'Italia con AccessibItaly, progetto che promuove il turismo accessibile e la partecipazione attiva delle persone sorde alla vita sociale e culturale del nostro Paese. Grazie a una sinergia con il Club de I borghi più Belli d'Italia, adulti e bambini sordi stanno godendo appieno della bellezza di 21 piccoli centri italiani con visite guidate e laboratori accessibili. Tra gli obiettivi del progetto c'è anche la realizzazione di una Web App, in uscita a febbraio dell'anno prossimo, che permetterà alle persone sorde - grazie a videoguide in Lingua dei Segni Italiana con sottotitoli e voce narrante accessibili a tutti - di scoprire in autonomia e senza barriere comunicative ed emotive tutta la ricchezza dei 21 borghi selezionati. La speranza è che in futuro altre realtà vogliano seguire l'esempio, entrare nell'APP e contribuire a garantire i diritti all'accessibilità, alla bellezza e al piacere di viaggiare della comunità sorda.