Carabiniere ucciso, confessa autore del post choc: è un familiare della prof
La docente novarese in commissione disciplinare. Le prove che non è stata lei
Carabiniere ucciso, la confessione dell'autore del post choc: "Uno di meno, e non ha uno sguardo intelligente" scagionerebbe la prof di Novara. Si è presentata questa mattina davanti alla commissione disciplinare dell'Ufficio scolastico regionale di Torino Eliana Frontini, la docente di Novara finita nei guai per un post pubblicato su Facebook nei primi giorni del mese di agosto, in cui riferendosi all'omicidio del vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, avvenuto a Roma, aveva scritto «Uno in meno e chiaramente con sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza». L'insegnante, assistita dai suoi legali, ha presentato alla commissione una "dichiarazione asseverata" da parte di una persona che si è assunta pienamente la responsabilità dell'accaduto. Questo documento avvalorerebbe l'ultima versione dei fatti che la stessa Frontini aveva dato, quando un paio di giorni dopo l'esplodere delle polemiche, aveva spiegato che quel commento (di cui pure aveva chiesto pubblicamente scusa) non era opera sua, ma di una persona che, utilizzando le sue credenziali, era entrata nelle pagine del social ed aveva pubblicato le righe incriminate. L'identità della persona in questione non è trapelata dalle maglie strette del segreto d'ufficio, ma la ricostruzione a suo tempo fornita dalla stessa insegnante porta a pensare a qualcuno che faccia parte dello stretto giro familiare. Ora la commissione è chiamata a valutare nel merito. Sembra probabile che si vada ad una archiviazione del procedimento disciplinare. Resta in ogni caso aperta a carico della donna l'inchiesta per vilipendio delle forze armate aperta dalla Procura della Repubblica. E resta da capire se, anche nel caso in cui sia completamente scagionata, Eliana Frontini intenda ritornare nella scuola di Romentino, nel Novarese, dove insegna: sulla vicenda nelle scorse settimane non sono mancate critiche molto pesanti da parte della dirigente scolastica, ed una vera e propria sollevazione da parte delle famiglie degli alunni.