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Le ultime due ore di vita di Mario

La vedova del carabiniere ucciso durante i funerali a Somma Vesuviana

Le parole al collega prima di morire: "Mi hanno accoltellato". Dal primo incontro dei militari con la vittima del furto all'aggressione in Prati

Francesca Musacchio
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«Mi hanno accoltellato». Sono le ultime parole pronunciate da Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere ucciso a Roma. Dopo le coltellate, il militare perdeva moltissimo sangue dal fianco sinistro, all'altezza del petto. Prima di accasciarsi al suolo, rivolgendosi al collega, è riuscito solo a dire: «Mi hanno accoltellato». La ricostruzione di quei drammatici istanti arriva da Andrea Varriale, l'altro carabiniere coinvolto nella vicenda che ha portato all'omicidio di Rega. Nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere per Elder Finnegan Lee e Christian Gabriel Natale Hjorth, il gip di Roma, Chiara Gallo, ricostruisce i fatti in base agli elementi raccolti dagli investigatori: testimonianze, video e perquisizioni. Proprio dall'annotazione di Varriale, si apprendono dettagli sull'accaduto. Dopo aver fissato l'appuntamento con i due giovani attraverso una telefonata registrata anche su Whatsapp, i due carabinieri vanno in via Cesi dopo aver parcheggiato l'auto civetta nelle vicinanze. Lì lasciano anche Sergio Brugiatelli, come da lui riferito, raccomandandosi di non muoversi. I due militari vedono i due soggetti appena svoltato l'angolo e si avvicinano. Si qualificano come appartenenti all'Arma dei carabinieri ma i due «ancor prima di procedere ad una qualsiasi forma di regolare controllo, ci aggrediscono fisicamente per vincere ogni nostro tentativo di bloccaggio». La lite si sarebbe svolta rapida e violenta. E mentre Varriale... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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