Il Vaticano aprirà la tomba "sospetta" per cercare Emanuela Orlandi
Il sepolcro si trova nel cimitero teutonico. Un'equipe di esperti dovrà analizzare i reperti
Un'altra tomba verrà dischiusa, dopo quella della chiesa di Sant'Apollinare, alla ricerca del corpo di Emanuela Orlandi. L'Ufficio del Promotore di giustizia del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano, nella persona del promotore Gian Piero Milano e del suo aggiunto Alessandro Diddi, ha disposto con decreto del 27 giugno 2019 l'apertura di due tombe presenti presso il Cimitero Teutonico. La decisione si inserisce nell'ambito di uno dei fascicoli aperti sulla base della denuncia della famiglia della 15enne scomparsa il 22 giugno 1983, che nei mesi scorsi aveva segnalato il possibile occultamento del suo cadavere nel piccolo cimitero ubicato all'interno del territorio dello Stato Vaticano. Le operazioni si svolgeranno il prossimo 11 luglio, alla presenza dei legali delle parti (oltre che dei familiari di Emanuela e dei parenti delle persone seppellite nelle tombe interessate), con l'ausilio tecnico del professor Giovanni Arcudi, del comandante della Gendarmeria Vaticana, Domenico Giani, e di personale della Gendarmeria. Il provvedimento giudiziario prevede una complessa organizzazione di uomini e mezzi (sono coinvolti operai della Fabbrica di San Pietro e personale del COS, il Centro Operativo di Sicurezza della Gendarmeria Vaticana, per le operazioni di demolizione e ripristino delle lastre lapidee e per la documentazione delle operazioni). "La decisione giunge dopo una fase di indagini nel corso della quale l'Ufficio del Promotore - con l'ausilio del Corpo della Gendarmeria - ha svolto approfondimenti tesi a ricostruire le principali tappe giudiziarie di questo lungo doloroso e complesso caso. Va ricordato - si legge in un comunicato del direttore ad interim della Sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti - che per ragioni di carattere giuridico l'autorità inquirente vaticana non ha giurisdizione per svolgere indagini sulla scomparsa, avvenuta in Italia, di Emanuela Orlandi; indagini che peraltro sono state condotte dagli inquirenti italiani - sin dalle prime fasi - con scrupolo e rigore professionale. Pertanto, l'iniziativa vaticana riguarda soltanto l'accertamento della eventuale sepoltura del corpo di Emanuela Orlandi nel territorio dello Stato vaticano". Le complesse operazioni peritali fissate per il prossimo 11 luglio sono solo la prima fase di una serie di accertamenti già programmati che, dopo l'apertura delle tombe e la repertazione e catalogazione dei resti, porteranno alle perizie per stabilire la datazione dei reperti e per il confronto del Dna.