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La difesa di Carola: la motovedetta Gdf? Non è una nave da guerra

E sui muri della rappresentanza italiana a Bruxelles spuntano insulti a Salvini

Davide Di Santo
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"La comandante fuorilegge ha giustificato il folle attracco che ha messo a rischio la vita degli agenti della Guardia di Finanza dicendo che c'era uno 'stato di necessità'. Ma se nessuno dei 42 immigrati a bordo aveva problemi di salute, di quale necessità stava parlando?". Lo scrive su facebook il ministro dell'Interno e vicepremier, Matteo Salvini, riferendosi a Carola Rackete, comandante della Sea Watch. E mentre Francia e Germania condannano l'operato del governo italiano sul caso Sea Watch compaiono scritte contro Salvini sui muri della Rappresentanza italiana a Bruxelles. Sulla parete esterna, in vernice rossa, si legge la scritta: 'Sea Watch forever' e 'Salvini fuck'. Sul muro antistante l'edificio, dall'altra parte della strada, una scritta recita: 'Italia, Carola Rackete is watching you'.  Salvatore Tesorieri, legale della comandante della Sea Watch 3 ai giornalisti a Lampedusa ha detto che Carola Rackete "è molto provata, provata da ciò che c'è stato prima, cioè dai 15 giorni in mare, e dalla difficoltà estrema della situazione che si è trovata a governare". E ha anticipato alcuni spunti della difesa della tedesca che sarà interrogata domani o martedì: "Ci sono delle interpretazioni che la motovedetta della Guardia di Finanza non possa essere considerata una nave da guerra, questa è una delle possibilità (la Rackete deve rispondere di resistenza o violenza a una nave da guerra e tentato naufragio, ndr). Non c'è stato alcuno speronamento ma una manovra fatta in condizione di estrema difficoltà, senza alcuna volontà di uccidere. Una manovra nella quale ci si è avvicinato forse un po' troppo alla barca della Gdf ma non c'è stato alcun contatto o volontà di speronare la nave". 

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