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Ora la Sea Watch attacca la Finanza: manovra irresponsabile

La portavoce della ong Sea Watch Giorgia Linardi

Davide Di Santo
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La Sea Watch va al contrattacco e accusa la Guardia di Finanza di avere agito da "irresponsabile" per avere tentato di impedire l'attracco della nave al porto di Lampedusa. Ad attaccare le Fiamme gialle è Giorgia Linardi, la giovane portavoce della ong che alle sette di sera si presenta ai giornalisti nella villetta comunale di Lampedusa per fare il punto sulla vicenda. Mentre Carola Rackete, la comandante della nave, è agli arresti domiciliari in una abitazione privata top secret di Lampedusa per prepararsi all'interrogatorio che si terrà con ogni probabilità martedì ad Agrigento. Maglietta azzurra con il logo della SEA, Giorgia Linardi Carola annuncia subito che Carola "sta bene e ci dice di farci forza" e poi ricorda la sanzione amministrativa da "16.666 euro che è il prezzo per l'ingresso nelle acque territoriali italiane". Poi arriva l'attacco alla Guardia di Finanza che la notte dello sbarco ha provato a impedire alla nave di attraccare mettendosi di traverso con una piccola motovedetta. Senza riuscirci. "Noi crediamo che sia irresponsabile che, anche nel momento in cui è stato violato un alt, si faccia questo tipo di manovra ostruttiva nei confronti di una nave che non voleva certamente minacciare o bombardare", ha sottolineato Giorgia Linardi. "La Guardia di Finanza ha deciso di infilarsi nello spazio già ridotto tra la nave e la banchina nel momento in cui la nave stava già attraccando - spiega - La Gdf era già davanti alla banchina e faceva avanti e indietro mentre la Sea Watch proseguiva con la sua manovra. E' rimasta in quello spazio che inevitabilmente si sarebbe chiuso. E' stata una manovra molto difficile che non si aspettava di dover fare", dice. 

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