tra lampedusa e osaka

Sea Watch, la capitana è indagata. Conte: Paesi Ue pronti a prendere i migranti

Davide Di Santo

Non si sblocca il caso della Sea Watch 3. Dopo 15 giorni, i 40 migranti sono ancora a bordo della nave mentre la capitana Carola Rackete è stata iscritta nel registro degli indagati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e violazione dell'articolo 1099 del codice della navigazione contestato al comandante che non obbedisca all'ordine di una nave da guerra nazionale. Anche se dalla procura sottolineano che è un atto dovuto dopo l'informativa della Guardia di finanza trasmessa agli uffici giudiziari di Agrigento. L'atto è stato poi notificato dal personale della Guardia di finanza a bordo dell'imbarcazione. La capitana non sembra pero' essere troppo preoccupata dalla notizia: "Affronterò tutto con il supporto dei legali e di Sea Watch, ora voglio solo le persone a terra" ha detto. Lo scontro è diretto con il ministro dell'Interno, Matteo Salvini: "La signorina ha detto che sta facendo quello che sta facendo perché è bianca, ricca e tedesca. Spero che non arrivino in estate tutti i bianchi, ricchi e tedeschi in Italia a rompere le palle. Altrimenti sarebbe un problema. Le regole vanno rispettate" ha aggiunto il vicepremier leghista. Ma la capitana ha replicato senza mezzi termini, in collegamento con la sala della Stampa estera: "Salvini mi considera un nemico pubblico? Ho 42 persone di cui occuparmi. Salvini si metta in fila". Ma il dibattito è anche, di nuovo, sul ruolo degli altri paesi europei. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, questa mattina a margine del G20 ha avuto un colloquio con il premier olandese Rutte, e poi ha raccontato: "Ho manifestato l'invito da parte dell'Italia di avviare iniziative. Lui non si sente responsabile sui comportamenti singoli. Stiamo completando le operazioni sulla redistribuzione. Tre o quattro Paesi sono disponibili. Si è attivato un meccanismo da parte dell'Europa per la procedura della distribuzione" ha assicurato. Paesi come Francia, Germania, Lussemburgo, Portogallo e altri Stati membri dell'Ue, stando a quanto dicono fonti della Farnesina. Salvini prima ha espresso le sue perplessità e ha sostenuto che i migranti della Sea Watch sbarcheranno "solo se mi verrà detto quanti e quando andranno ad Amsterdam, a Parigi, a Berlino... Ma io - ha proseguito - sono come San Tommaso, stavolta me lo devono firmare, visto che troppe volte gli impegni presi non sono stati mantenuti". Qualche ora dopo dal Viminale hanno sottolineato: "Il no allo sbarco e la linea dura del governo italiano e del ministro dell'Interno Matteo Salvini in particolare iniziano a dare i primi frutti. Alcuni Paesi europei stanno confermando la disponibilità ad accogliere rapidamente gli immigrati attualmente a bordo della SeaWatch. Prima di sbloccare la situazione, però, si attendono precise garanzie su numeri, tempi e modi. Il governo è determinato a perseguire chiunque abbia infranto la legge: dovrà pagarne le conseguenze. Rimane vergognoso il silenzio delle autorità olandesi". Attacco ripetuto dallo stesso Salvini a ora di pranzo: "Il comportamento del governo olandese è disgustoso, rispettosamente parlando. C'è una nave che batte bandiera olandese e se ne strafregano completamente...".