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La Finanza sale a bordo della Sea Watch. Il piano di Carola per far sbarcare i migranti

Davide Di Santo
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La Guardia di Finanza è salita a bordo della Sea Watch, alla quale aveva intimato di "spegnere i motori" a un miglio dall'ingresso del porto di Lampedusa. Lo riferiscono fonti dell'ong tedesca.  Gli uomini della gdf sono saliti a bordo della nave il tentativo di quest'ultima di forzare il blocco delle Fiamme gialle per entrare in porto e fare sbarcare i 42 migranti a bordo. Dalla Procura di Agrigento non è arrivata alcuna autorizzazione allo sbarco. A questo punto i magistrati attendono l'informativa della Guardia di finanza per leggere gli atti di polizia giudiziaria ed, eventualmente, agire di conseguenza. Secondo quanto si apprende, la capitana della nave Carloa Rackete starebbe considerando l'opzione di far sbarcare i 42 migranti a bordo attraverso i due gommoni di cui dispone la Sea Watch. Intanto un gommone con a bordo cinque parlamentari e diversi giornalisti ha raggiunto la Sea Watch, che ha i motori spenti a circa un miglio dall'ingresso del porto di Lampedusa. Nicola Fratoianni, deputato di Sinistra Italiana, ha postato su Twitter un'immagine scattata durante la navigazione verso la Sea Watch.

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