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Nuova maturità, "preparatevi sui libri di testo. In rete si trovano cose pessime"

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L'intervista a Luca Serianni, a capo della commissione per le tracce di italiano

Valentina Conti
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“Non si tratta di una trasformazione radicale rispetto all'esistente. Ma di un aggiustamento solo di alcune linee”. Luca Serianni, professore emerito di Storia della lingua italiana all'Università di Roma “La Sapienza”, insigne filologo, uno dei più illustri linguisti del nostro tempo, alla guida della commissione del Miur per la preparazione delle nuove tracce di italiano, accademico, autore di una grammatica fondamentale della nostra lingua, chiarisce a Il Tempo il “nuovo corso” dell'Esame di Stato, fornendo dritte utili per affrontare il primo scritto ai ragazzi prossimi all'ambìta meta. “Non è esatto dire che non c'è più la prova di storia – sottolinea - perché la storia è sempre prevista dagli ambiti nei quali il Miur ha attinto per le tracce della Maturità 2019. E nelle simulazioni è stata largamente rappresentata, come lo sarà nell'orale, del resto”. Professore, su cosa devono puntare gli studenti nel primo scritto? “Devono mostrare tre cose: capacità di argomentare in modo sufficientemente accettabile, devono farlo in italiano corretto a tutti i livelli, punteggiatura compresa. Infine - cosa che negli indicatori generali è espressamente prevista come abilità di cui tener conto - dovranno dimostrare, sul piano dei contenuti... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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