Sul Prati-gate si sfila anche l'avvocato Taormina
Il legale: "Vedo tanta confusione, cose intricate e non chiare"
Coppi che va, Taormina che fugge. L'avvocato Carlo Taormina rimette il mandato a Pamela Prati. Il noto penalista intervistato a “Un giorno da pecora”, il programma di Rai Radio 1, ha fatto sapere di aver rinunciato a difendere la soubrette “perché vedo tanta confusione, tante chiacchiere e supposizioni, cose intricate e non sempre chiare. All'inizio Pamela Perricciolo mi rappresentava le cose con una certa serietà. Ho chiesto più volte dell'esistenza di Mark Caltagirone e la risposta è sempre stata positiva. Ma io non ho mai visto nemmeno una foto, non l'ho mai visto e conosciuto, e l'evoluzione dei fatti ha dimostrato che questo signore probabilmente è una fantasia”. Taormina esprime la sua opinione sul coinvolgimento della Prati: “La prima volta che è stata da me era molto preoccupata, anche perché aveva un'esclusiva con "Verissimo". Io ho visto anche il contratto e posso dire che era tutta cosa vera. Poi però l'ho trovata progressivamente in difficoltà. Se è complice o vittima? Complice è una parola grossa e non lo posso dire. La ragione della mia rinunzia è che la cosa era diventata una tale gazzarra non adeguata alla presenza di un avvocato”. Quando i conduttori domandano: “Perché tutto questo sarebbe stato organizzato?”, il penalista dice una grande verità: “So che periodicamente queste cose accadevano, anche negli anni passati e tanti personaggi importanti sono caduti nella stessa trappola”. Sull'ipotesi che si tratti di una truffa, Carlo Taormina risponde: “Io ho rappresentato alla Prati di stare attenta, perché la truffa non c'è soltanto quando prendi i soldi ma anche quando hai una qualsiasi utilità. Ad esempio, ho fatto presente che il contratto in esclusiva con "Verissimo" era un'utilità. Adesso Pamela Prati è serena e tranquilla, fino ad un certo punto. Credo che abbia avvertito qualcosa che non andava e si sia comportata di conseguenza”. E sulla confessione di Eliana Michelazzo da Barbara d'Urso, il celebre avvocato la pensa come la maggior parte dei telespettatori: “A me è sembrata molto poco convincente, penso che una presa in giro non possa durare dieci anni”.