La vittima è terrorizzata: "Ho paura". Il padre di Licci: "Cancella i video"
La donna di 36 anni parla dei due ex militanti di CasaPound
«Io ho paura, spero proprio che quei due restino in carcere». Si è sfogata così, con il suo legale, l'avvocato Franco Taurchini, la donna di 36 anni vittima dello stupro di gruppo avvenuto la notte del 12 aprile scorso in un pub del centro di Viterbo e compiuto da due giovani militanti di CasaPound. E dopo aver appreso che i due arrestati hanno respinto le accuse e parlato di un rapporto consenziente: «È uno schifo». «Siamo pronti ad affrontare un incidente probatorio se la procura volesse fare questo passo, per cristallizzare la denuncia della mia assistita - ha commentato l'avvocato difensore - Siamo tranquilli perché siamo nel giusto. Lei teme di subire minacce per ritirare quanto già denunciato alla polizia. È ancora molto scossa psicologicamente, è una situazione difficile e delicata da affrontare». Sul cellulare di Riccardo Licci, gli inquirenti hanno inoltre trovato un sms del padre che ha consigliato al figlio di "cancellare i video e buttare il cellulare".