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I macchinisti salgono sul treno ubriachi. E il Frecciarossa viene cancellato

I due sono risultati positivi all'etilometro prima della partenza. Trenitalia: "Mai accaduto nulla di simile"

Carlo Antini
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I macchinisti sono ubriachi e un treno viene soppresso. È accaduto a Brescia dove il treno Frecciarossa 9604 delle 5,17 in partenza dalla città lombarda e diretto a Napoli è stato soppresso dopo che il capotreno si è accorto del fatto che i due macchinisti erano ubriachi. Lo stesso capotreno aveva capito che qualcosa non andava per il verso giusto dopo che aveva richiesto di salire sul convoglio ma i macchinisti non erano stati in grado di aprire le porte. A quel punto è arrivata la Polfer. I poliziotti hanno sottoposto i due macchinisti al test dell'etilometro. Entrambi sono risultati positivi. Uno dei due in particolare, un macchinista di 35 anni, aveva nel sangue una presenza di alcol pari a 1,95. I passeggeri, 67 in attesa di salire sul Frecciarossa per Napoli, sono stati dapprima trasferiti a Milano e da lì hanno potuto raggiungere il capoluogo campano. Sulla vicenda interviene Trenitalia: «In relazione alla cancellazione del treno 9604 in partenza da Brescia alle ore 5.17, la stessa è stata disposta da Trenitalia dopo aver accertato la non idoneità dell'equipaggio alla conduzione del treno. Lo stringente e articolato sistema di controlli, predisposto dall'Azienda a garanzia della sicurezza dell'esercizio e dei propri passeggeri, che prevede anche controlli preventivi e a sorpresa sui propri equipaggi, si è rilevato pienamente efficace. Nessuno dei 67 passeggeri in partenza da Brescia è stato fatto salire sul treno che è rimasto chiuso e inaccessibile. Tutti i clienti sono stati immediatamente trasferiti con un treno regionale alla stazione di Milano per poi salire a bordo di un altro treno e raggiungere così la loro destinazione. Con riferimento allo specifico episodio, mai registratosi in precedenza, Trenitalia verificherà eventuali violazioni da parte dei macchinisti degli obblighi contrattuali e della deontologia professionale e si riserva di adottare tutti i provvedimenti del caso».

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