terremoto giudiziario
Le mani del Pd su medici e infermieri
L’ex sottosegretario all'Interno e attuale segretario regionale del Pd, Gianpiero Bocci, agli arresti domiciliari. Stesso provvedimento cautelare per l'assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini. Indagata la Governatrice, Catiuscia Marini. E con loro agli arresti o nel registro degli indagati decine di manager e dirigenti pubblici. Travolge l'Umbria e anche il Partito democratico di Nicola Zingaretti la clamorosa inchiesta sui concorsi nella sanità pubblica della procura di Perugia. L'accusa promossa dall'ufficio di uno dei magistrati più seri e professionali che personalmente abbia conosciuto - Luigi De Ficchy – è di avere truccato i concorsi nella sanità pubblica di quella Regione per favorire i raccomandati di turno. In ballo c'era la conquista di ruoli da dirigenti dei reparti ospedalieri di geriatria (quindi medici), di poltrone amministrative e perfino di qualche posto da infermiere. Ai raccomandati da Bocci e Barberini venivano date in esclusiva le domande del concorso pubblico, in modo che potessero prepararsi in tempo le risposte giuste. Anche questo però non era sufficiente, perché qualche candidato era talmente scarso da sbagliare comunque le risposte, e così arrivava la raccomandazione bis: bisogna aumentare la valutazione di una delle candidate a cui non era stato sufficiente avere le domande in anteprima. Scrivono con stupore gli inquirenti che i padrini di quelle nomine si passano parola per «gonfiare la valutazione di una delle candidate che aveva grossi problemi». Nell'inchiesta ci sono... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI