Tra Al Bano e l'Ucraina scoppia la pace
Il cantante incontra il rappresentante di Kiev a Roma
Al Bano non è più «indesiderato» in Ucraina. Verrà riammesso a Kiev con tutti gli onori e (forse) anche con le doverose scuse . L'incontro fra il leone di Cellino San Marco - tornato dalla Turchia in tutta fretta - e l'ambasciatore ucraino a Roma, Yevhen Perelygin, si è svolto il 6 aprile scorso in un clima di cordialità, davanti all'avvocato del cantante Cristiano Magaletti. Lo scoop era stato fatto dalla figlia Romina Carrisi Power attraverso Instagram: un «frame» girato forse in un ristorante. Lei annunciava l'incontro e chiedeva conferma al padre, che ribadiva l'imbarazzo di essere stato inserito nella lista degli «indesiderati» a Kiev in virtù della sua ammirazione nei confronti di Putin, il capo di governo russo visto dagli ucraini come il fumo negli occhi. Nell'esprimere (in altra occasione) l'intenzione di voler ricorrere alla Corte europea dei diritti dell'uomo, il cantante pugliese aveva motivato il suo ragionevole imbarazzo. Ma come, uno che esalta la felicità delle piccole gioie - come il bicchiere di vino con il panino - e che porta sui palcoscenici la sua versatilità «pop» fatta di sana filosofia contadina, viene sbattuto nell'elenco dei nemici della patria e trattato alla stregua di un terrorista? Povero Al Bano, che non lascia passare occasione, quando si esibisce, per invocare la pace nel mondo, un tema che gli è particolarmente caro. Alla vigilia dell'incontro in ambasciata «l'indesiderato» aveva promesso di omaggiare Perelygin con una bottiglia del vino che produce, sperando in un brindisi «riparatore». L'ambasciata ha emesso un comunicato nel quale rende noto che «saranno intraprese tutte le iniziative» utili a risolvere il problema. Al Bano si è detto soddisfatto degli esiti del colloquio. «Gli ho detto che io non mai avuto né usato un'arma, che sono tutt'altra cosa rispetto ad un nemico». Domanda: c'era pure bisogno di specificarlo? Inutile infilarsi nelle teste degli altri. Nella fattispecie, in quelle di quanti hanno voluto tenere lontano dall'Ucraina il cantante in quanto ritenuto una «minaccia». Non è escluso che l'occasione per la pace ufficiale arrivi attraverso un concerto gratuito del cantante proprio nel Paese che fino a ieri non lo voleva più. «Per le cose future bisognerà aspettare la fine delle prossime elezioni presidenziali». Il caso s'è sgonfiato, dunque. «Forse neanche in Ucraina credevano poi tanto a quello che avevano fatto» ha scritto qualcuno. Se la vicenda non ha detto niente di nuovo sul cantante, uno dei simboli granitici dell'italica melodia, forse ha svelato qualche dettaglio in più sulla sua vita privata. Romina Power è tornata a Palm Springs, defilandosi in maniera definitiva dal gossip e non dicendo una parola sulla vicenda che ha riguardato il suo ex marito. Ha parlato invece Loredana Lecciso, cautamente uscita allo scoperto come fidanzata ufficiale del maestro, anche se ancora i protagonisti non hanno chiarito in maniera icastica i termini della loro relazione. Dovranno rassegnarsi gli ammiratori (milioni) che sognavano il ritorno di fiamma tra Al Bano e la figlia del favoloso Tyrone Power. Forse qualche frammento di nostalgia canaglia c'è pure stato in passato perché, come ha spiegato Carrisi, l'amore condiviso è stato tracciabile «almeno quanto l'impero romano». Romina Power resta, in ogni caso, la preferita dagli italiani che hanno sognato e sono cresciuti con lei e la favola del contadino che sposa una piccola dea.