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Latitanza finita: catturato Di Lauro. Salvini: "Nessuna tregua ai criminali"

Ricercato da 15 anni, si nascondeva nella sua Napoli

Silvia Sfregola
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Asia, Sudamerica ed Europa: lo hanno cercato dovunque ma alla fine era a Napoli in un'abitazione del quartiere Piscinola-Chiaiano in via Emilio Scaglione. Cosi è finita la latitanza di Marco Di Lauro, inserito nell'elenco dei ricercati del Ministero dell'Interno al secondo posto subito dopo Matteo Messina Denaro. Oggi ha 38 anni ma era solo un ragazzo quando fece perdere le sue tracce, 14 anni fa nel corso della "notte delle manette" quando mille uomini dello Stato invasero i quartieri Scampia e Secondigliano coadiuvati dagli elicotteri ed eseguirono 53 ordinanze. Ricercato anche in campo internazionale, secondo gli inquirenti, Marco Di Lauro avrebbe intrapreso la ricostruzione del clan guidato dal padre Paolo Di Lauro detto Ciruzzo ò Milionario. Marco Di Lauro, classe 1980, è il quarto figlio del boss Paolo, alias "Ciruzzo o milionario", storico capo del clan Di Lauro di Secondigliano. Quello che era considerato il secondo latitante più pericoloso d'Italia, dopo Matteo Messina Denaro, è stato arrestato, con un'operazione interforze di polizia e carabinieri, in un appartamento anonimo, in via Emilio Scaglione, nel quartiere Chiaiano, alla periferia di Napoli. Ricercato da 15 anni, anche in campo internazionale, su Di Lauro pende, tra l'altro, una condanna all'ergastolo per omicidio perché ritenuto il mandante dell'assassinio del giovane innocente Attilio Romanò, ucciso per errore nel gennaio del 2005 durante la cosiddetta prima faida di Scampia a Napoli. Si era arrivati a ipotizzare che fosse scappato a Dubai, invece è stato catturato nella sua Napoli. Nei libri paga del clan veniva indicato con la sigla "F4", che sta a indicare quarto figlio del boss. Era latitante dal 7 dicembre 2004 quando era scampato al maxi blitz, divenuto noto come 'la notte delle manettè, nel quale vennero arrestate oltre 50 persone. Da allora era diventato un fantasma che, da ricercato, continuava a gestire le sorti di quel pezzo di camorra.

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