Berlusconi "riapre" le case chiuse
Martedì prossimo la legge Merlin davanti alla Corte Costituzionale per il divieto di prostituzione. A sollevare la questione il tribunale che decide sul processo per le escort portate dal Cavaliere
Non c'è niente da fare. Quando si parla di fattore «F» c'è sempre lui di mezzo. Anzi, Lui, unico retaggio azzeccato del film di Sorrentino che lo riguarda. Silvio Berlusconi appunto. Tranquilli, nessuna nuova favola di politica erotica, stavolta c'entra solo indirettamente. Ma per gli amanti dei simboli è eccitazione pura. Accade che martedì prossimo, il 5 marzo, la Corte Costituzionale deciderà circa l'incompatibilità o meno con i dettami della Carta della legge Merlin. Quest'ultima, per i più giovani, è la legge entrata in vigore nel 1958 che mise al bando le case di piacere e la prostituzione nel nostro Paese. Che c'entra Berlusconi in tutto questo? Formalmente nulla, ma iconograficamente tanto, perché il ricorso alla Consulta è partito dal processo sui presunti accompagnamenti di escort in gran quantità presso le sue residenze... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI