il caso
I Carabinieri ora rischiano il crac
«In questo momento non me la sento di commentare». Sono le parole di Giuseppe Gulotta, ex muratore di Certaldo (Firenze), vittima di uno degli errori giudiziari più gravi della storia della Repubblica, che raggiunto da Il Tempo non ha voluto rilasciare dichiarazioni sulla richiesta di risarcimento da 66 milioni di euro. I legali dell’uomo, che ha trascorso 22 anni di carcere ingiusto perché accusato della strage di Alcamo, hanno preparato una nuova richiesta di risarcimento pari a 66.247.839,20 euro, in cui vengono conteggiati tutti i danni non patrimoniali (morale ed esistenziale). Nell'atto, che verrà depositato al tribunale di Firenze dagli avvocati Baldassare Lauria e Pardo Cellini che hanno assistito Gulotta sin dal processo di revisione, viene citata l'Arma dei carabinieri per responsabilità penale, oltre alla presidenza del Consiglio. Gulotta, insieme ad altri 3 giovani alcamesi, nel 1976 fu accusato della strage che costò la vita a due carabinieri uccisi all’interno della caserma di Alcamo Marina in provincia di Trapani. I quattro furono condannati. In particolare... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI