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Scontri a Inter-Napoli, l'ultrà forse ucciso da due auto

Interrogato Marco Piovella detto "il Rosso"

Davide Di Santo
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Daniele Belardinelli, l'ultrà nerazzurro rimasto ucciso negli scontri avvenuti a Milano il 26 dicembre scorso, prima della partita Inter-Napoli, potrebbe essere stato investito da due auto. Questa l'ipotesi al vaglio degli inquirenti e sulla quale il gip Guido Salvini ha cercato di fare chiarezza oggi, durante l'interrogatorio di garanzia di Marco Piovella, il 33enne capo della curva dell'Inter arrestato lo scorso 31 dicembre dopo essere stato indicato da uno dei primi tre arrestati come l'ispiratore del raid contro i tifosi napoletani. La circostanza "non è emersa certamente oggi", spiega all'Adnkronos il difensore di Piovella, Mirko Perlino, aggiungendo che il 'Rosso' "ha detto di aver visto" sul luogo dell'incidente "due macchine, ma ha ribadito di averne vista soltanto una investire Belardinelli".   Piovella "non e' assolutamente il capo degli ultra' (dell'Inter, ndr), ma organizza solo le coreografie. Ha partecipato punto e basta". E' quanto avrebbe ribadito al Gip di Milano lo stesso Piovella secondo il resoconto fatto dal suo legale durante l'interrogatorio di garanzia di oggi. "Siamo in una fase molto delicata ma siamo ottimisti", ha aggiunto Perlino.  Marco Piovella, sentito oggi dal gip Guido Salvini per l'interrogatorio di garanzia a seguito dell'arresto per gli scontri avvenuti a Milano lo scorso 26 dicembre prima della partita Inter-Napoli, non avrebbe realizzato subito che la persona investita negli scontri fosse Daniele Belardinelli, né che questo fosse in pericolo di vita. A riferirlo è il difensore del 33enne capo della curva nerazzurra. "Ha spiegato di aver visto una persona investita, ma di essersi accorto che si trattava dell'amico solo in un secondo momento -spiega Perlino-. E poi le sue condizioni, per quanto serie, non sembravano gravi al punto di rischiare la vita". Dopo l'investimento, prosegue il legale, "Belardinelli ha detto a Piovella di avere un problema alle gambe, probabilmente erano rotte, ma di stare tutto sommato bene; non sembrava in condizioni tali da essere in pericolo di vita. Dopodiché lo ha aiutato a salire sull'auto che lo ha condotto in ospedale". Solo in seguito "ha saputo della sua morte; probabilmente avvisato dalla moglie di Daniele".

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