Terremoto sull'Etna, crolli e feriti
Paura nella notte e case danneggiate. Nel Catanese registrate 73 scosse da quando è iniziata l'eruzione del vulcano. Chiuso il tratto dell'A18 Catania-Messina
La scossa, forte, di magnitudo 4.8 è arrivata alle 3.19 della notte di Santo Stefano dopo due giorni di eruzioni dell'Etna, accompagnate da uno sciame sismico, iniziate il 24 dicembre. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Viagrande, Trecastagni e Aci Bonnacorsi, nel catanese, con l'ipocentro a un solo chilometro di profondità. Il terremoto ha provocato danni agli edifici e dieci feriti, tutti lievi, ricoverati in codice giallo, più altrettanti soccorsi per lo shock. I comuni più colpiti sono Zafferana Etnea, Santa Venerina, Acireale, Aci Sant'Antonio e Aci Catena. A Fleri, frazione di Zafferana - uno dei centri maggiormente danneggiati - due persone sono state estratte vive dalle macerie. A Pennisi, frazione di Acireale, è crollato il campanile della chiesa Santa Maria del Carmelo ed è caduta la statua di Sant'Emidio, considerato il protettore dai terremoti mentre in località Piano d'Api sono state rimosse parti pericolanti della parrocchia Santa Maria della Misericordia. Oltre 150 gli interventi compiuti dai vigili del fuoco, impegnati con squadre Usar - Urban search and rescue, specializzate in disastri, e unità cinofile, coadiuvati da sezioni operative arrivate dalla Calabria. Un tratto dell'autostrada A18 Catania-Messina, tra Acireale e Giarre, è stato chiuso precauzionalmente. Le persone sono scese in strada e ci sono circa 500 sfollati. Il prefetto di Catania, Claudio Sammartino, ha messo a disposizione scuole e palestre pubbliche per quanti non possono rientrare in casa propria, per i danni subiti dalle abitazioni o per la paura. La Regione ha stipulato una convenzione con gli albergatori per accogliere fino a 600 persone. In prefettura si è recato anche il capo dipartimento della Protezione civile, Angelo Borrelli, per una riunione del Comitato operativo di Protezione civile convocato per fare il punto della situazione. "La priorità va alle verifiche di agibilità per far rientrare le persone in case agibili e assistere chi ha l'abitazione danneggiata dal terremoto. Il sistema di Protezione civile è pienamente attivo", ha detto al termine del vertice Borrelli. "Si sono verificate un migliaio di piccole scosse dal 24 dicembre. Ce ne saranno altre, sicuramente, anche se non siamo in grado di prevederne l'intensità. Quella di stanotte ha creato evidenti danni e di certo questo sciame sismico non ci lascia tranquilli", avverte il responsabile del centro pericolosità sismica Ingv Carlo Meletti.