Mensa "vietata" ai bambini stranieri, bocciato il comune di Lodi
Anche i cittadini non appartenenti all'Unione europea devono poter presentare la domanda per accedere alle prestazioni sociali con il modello Isee alle stesse condizioni dei cittadini dell'Unione. Lo ha stabilito il Tribunale di Milano con un'ordinanza che chiede al Comune di Lodi di modificare il regolamento. La vicenda è nota. Il comune a trazione leghista veva cambiato il regolamento di accesso alle agevolazioni per le mense scolastiche chiedendo alle famiglie straniere di fornire documenti originali e traduzioni dai paesi di origine. Circostanza che escludeva di fatto molti bambini stranieri dalle tariffe agevolate. "i giudici - dice Alberto Guariso che ha avuto il mandato di fare ricorso contro la decisione del Comune dall'Associazione studi giuridici sull'immigrazione - hanno accertato il carattere discriminatorio. Una decisione che ci soddisfa pienamente perché affronta il problema di fondo e che cioè ai cittadini italiani e stranieri deve essere garantita parità di trattamento nell'accesso alle prestazioni sociali". Una parità "fissata dalle norme sull'Isee che prevedono dichiarazioni identiche per italiani e stranieri, lasciando allo Stato il compito di fare tutti i controlli necessari". Una decisione fondamentale perché secondo il legale stabilisce che "un Comune non può arrogarsi il diritto di aggiungere richieste che penalizzano gli stranieri escludendoli irragionevolmente dalle prestazioni sociali''. Adesso dunque il Comune di Lodi ''deve adeguarsi al più presto. Potranno fare anche ricorso, ma intanto se non modificano il regolamento scattano le sanzioni". Festeggia il Pd che aveva fatto, del diritto alla mensa uguale per tutti, una bandiera: "Hanno vinto tutti i bambini, le loro famiglie, migliaia di cittadini che non si sono voltati dall'altra parte. Hanno perso i seminatori quotidiani di paure e intolleranza", scrive Maurizio Martina, candidato alla segreteria Pd. "Salvini chieda scusa perché la condotta discriminatoria del sindaco leghista di Lodi è anche colpa della sua propaganda xenofoba", dice il capogruppo del Pd alla Camera Graziano Delrio.